Pace tra Aboubakar Soumahoro e il tassista romano che lo aveva insultato
L'incontro suggellato da una foto pubblicata su Twitter
La foto, pubblicata su Twitter, li ritrae sorridenti e abbracciati. Da una parte c'è Aboubakar Soumahoro, sindacalista impegnato nella difesa dei braccianti sfruttati, dall'altra Stefano, tassista romano, che solleva un pollice in segno di vittoria e con l'altro braccio si stringe all'uomo che una settimana fa aveva insultato. "Tu sali avanti o non entri nel mio taxi", aveva detto a Soumahoro. Parole violente, razziste, prontamente denunciate dal sindacalista che si era rifiutato di cedere all'aut aut.
Oggi i due sono tornati a parlarsi. Anzi, hanno fatto di più: si sono visti, hanno chiacchierato a lungo, si sono chiariti. Dal tassista sono arrivate le scuse. A raccontarlo è proprio Aboubakar, che sintetizza l'incontro in questo post, pubblicato sul suo profilo Twitter: "Lui è Stefano, il tassista che giorni fa mi ha impedito di salire sul suo taxi. Oggi ci siamo incontrati e mi ha chiesto scusa, le ho accettate. Il perdono è una virtù che va esercitata perché libera l'anima e infonde il coraggio per guardare al futuro con speranza".
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