NOTIZIE > attualita

Sbarcati a Malta i 64 migranti della nave Alan Kurdi

La soluzione è arrivata dopo oltre una settimana al largo di Malta

di AVVENIRE
Credit Foto - Avvenire

I 64 migranti della nave Alan Kurdi sono stati fatti sbarcare a Malta nel tardo pomeriggio di sabato con delle motovedette militari, dopo essere stati prelevati al largo poiché la nave gestita dell'ong Sea Eye non ha potuto attraccare a La Valletta. Al loro arrivo, i migranti sono scesi a piedi attraversando una passerella e sono stati fatti salire su dei pulmini bianchi della polizia. Evidente la soddisfazione sui loro volti, nei video e nelle foto che rimbalzano sui social network.

La giornata di attesa

La soluzione è arrivata dopo oltre una settimana al largo di Malta. «Tutti i 64 migranti a bordo della nave sbarcheranno a Malta e saranno redistribuiti tra Germania, Francia, Portogallo e Lussemburgo» ha annunciato in un tweet il premier maltese, Joseph Muscat. «Alla nave Alan Kurdi non sarà permesso di entrare a Malta», è precisato in una nota del governo maltese, che comunque «esprime l'apprezzamento per il ruolo centrale assunto dalla Commissione europea e dall'assistenza offerta dai quattro stati membri che sono intervenuti in queste circostanze».

Il governo della Valletta inoltre sottolinea: «Ancora una volta il più piccolo Stato membro dell'Unione europea è stato messo sotto una pressione non necessaria, chiedendogli di risolvere un caso di cui non aveva né responsabilità né competenza. È stata trovata una soluzione affinché la situazione non peggiorasse ulteriormente, ma mettendo anche in chiaro che Malta non può continuare a sostenere questo fardello».

«Ottime notizie! - è stato il commento del ministro dell'Interno Matteo Salvini -. Come promesso, nessun immigrato a bordo della nave Alan Kurdi arriverà in Italia. Verranno trasferiti in altre nazioni europee, a partire dalla Germania che è il Paese di quella Ong». Secondo Salvini «La Valletta fa benissimo a denunciare la pressione indebita e pericolosa delle Organizzazioni non governative. La vicenda della Alan Kurdi - sottolinea - rafforza la collaborazione tra Italia e Malta contro i trafficanti di esseri umani: non possiamo essere lasciati soli a fronteggiare sbarchi e trafficanti di esseri umani. Ribadiamo, con forza, che le Ong non sono al di sopra della legge. Noi e Malta siamo stati i primi a dirlo, e ora se ne accorgono in tutta Europa». AVVENIRE



AVVENIRE

Commenti dei lettori



NON CI SONO COMMENTI PER QUESTO ARTICOLO

Lascia tu il primo commento

Lascia il tuo commento

Nome (richiesto):
Email (richiesta, non verrà mostrata ai visitatori):
Il tuo commento(Max. 300 caratteri):
ACCONSENTO NON ACCONSENTO
al trattamento dei miei Dati personali per le finalità riportate nell'informativa, al fine esclusivo di contattare l'utente per sole ragioni di servizio, legate all'evasione delle sue richieste (pubblicazione commenti)
Organo ufficiale di Stampa della Basilica di San Francesco d'Assisi
Custodia Generale Sacro Convento
© 2014 - tutti i diritti riservati
Contatti | Credits