I Semi delle origini
Pinuccio Sciola ha scelto di far crescere i semi di pietra dentro la terra: nella piazza
davanti al Sacro Convento ce ne sono un centinaio, enormi alcuni, anche più
di un metro e mezzo di lunghezza, altri un poco meno grandi.
Credo che Sciola
voglia dire qualcosa con queste pietre e credo anche che la loro presenza sulla
piazza del Sacro Convento abbia un signifi cato che trascende la vicenda soltanto
storico-artistica. Quando Sciola vuole spiegare il proprio lavoro, quando vuole
spiegare il proprio dialogo con la pietra lo fa utilizzando delle immagini, quelle
dei bambini che pensano che da un solo sasso possa nascere una montagna,
o quelle degli Inca che dicono le pietre la spina dorsale del mondo, le Ande
appunto, come altrove le Montagne Rocciose.
Sciola adesso dice “Vorrei scrivere
dall'interno la storia di una pietra”: capite, dall'interno, dunque è lui che si identifi
ca con la pietra. Ma perch queste pietre, questi semi sulla piazza del Sacro
Convento? Nel Cantico delle creature Francesco leva la lode al mondo, al creato,
chiave per comprendere la divinità di Dio; ebbene, allora Francesco combatteva
contro i Catari e la loro eresia, contro l'idea che il mondo è peccato, è male;
Sciola scopre invece, nell'eternità delle ere geologiche, l'idea stessa della nascita,
della crescita, delle origini. Per lui, per Sciola, la materia è viva e gli elementi
della tradizione, terra, aria, acqua e fuoco sono i mezzi attraverso i quali egli stesso
intende rappresentare questa vitalità.
Dunque, se nella mostra con le pietre
cantanti vogliamo cogliere un signifi cato ulteriore rispetto a quello letterale, esso
deve essere percepito come scoperta della armonia dell'universo. Forse, dentro
questi semi, che non a caso Sciola battezza semi della pace, dobbiamo cogliere la
geometria come ordine e quindi creazione dell'arte e lo spazio del naturale come
luogo della contrapposizione, sul fi lo della eterna durata. Fuori dei semi quindi
il tempo cosmico, dentro quello della mano dell'uomo, dunque il tempo della
storia. Sciola quindi si colloca, solo, su questo diffi cile crinale, quello dell'artista
sospeso, avrebbe scritto Klee, fra terra e cielo.
Arturo Carlo Quintavalle
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