L'Italia occupa i tre posti del podio: Di Francisca d'oro, Errigo ko Vezzali, un bronzo d'orgoglio
di Redazione onlineUn podio tutto italiano. Era successo solo due volte, nella storia delle Olimpiadi: nel '36 a Berlino nella spada maschile e nel '56 a Melbourne, sempre nella spada maschile. Le ragazze mai c'erano riuscite. Stavolta si superano. Oro: Elisa Di Francisca. Argento: Arianna Errigo. Bronzo: Valentina Vezzali. Arianna (Errigo) ed Elisa (Di Francisca): compagne di stanza nei ritiri, debuttanti ai Giochi, amiche e rivali che tutti i giorni si allenano insieme, si sono ritrovate di fronte proprio in finale nel fioretto. La bellezza e la crudeltà dello sport. Ha vinto Elisa, 12-11, dopo tanto equilibrio. Meravigliosa, commuovente, la Vezzali ha strappato come una furia la medaglia di bronzo alla coreana Nam dopo aver perso la semifinale contro la Errigo. Una rimonta (13-12) nella finalina, che ha entusiasmo un palazzetto tutto italiano, canti, cori e tanto orgoglio.
Sembrava ko, Vale: ma lei non lo è mai. E l'ha ancora dimostrato. Un esempio per quelle che verranno dopo. "Ho tirato col cuore, è dura andare in pedana dopo aver mancato la finale. L'ultima medaglia l'ho portata a casa. Ho subito un po' l'esuberanza di queste ragazze che forse hanno una filosofia diversa dalla mia... Fare la portabandiera mi ha aiutato, non ha assolutamente influenzato sul risultato. Ci tenevo tanto a questo oro, ma posso riprovarci a Rio fra quattro anni". E piange. Alla fine le arriveranno anche i complimenti di Napolitano.
La scherma, la nostra miniera. La nostra cassaforte, come dice Pagnozzi. Centodiciassette medaglie in tutta la storia delle Olimpiadi (solo gli Usa hanno fatto meglio con l'atletica). Nessun altro sport in Italia ci ha dato tanti successi. La scherma siamo sempre noi. La patria di Edoardo Mangiarotti (13 medaglie olimpiche), ora delle ragazze terribili: abbiamo iniziato nel 1900 a Parigi con la "sciabola per maestri", non abbiamo mai finito di vincere.
La nostra portabandiera, la meravigliosa trentottenne Valentina Vezzali, stavolta ha dovuto lasciare spazio alle più giovani. Ha eliminato una giapponese, una cinese e una tunisina prima di ritrovarsi il derby in semifinale con la Errigo. Lì, non c'è stato nulla da fare: Arianna, 24 anni, brianzola di Monza, esordiente ai Giochi, ha preso in mano subito la partita, vincendola con facilità 15-12. Un balletto fra le due, un paio di stoccate contese, qualche recriminazione. Un saluto frettoloso a fine gara. "Mi do un 8 in pagella, per ora: per il 10 manca la stoccata finale... Oggi ho battuto Valentina, una grande rivale, arrivata qui motivatissima e accanita perché voleva il quarto oro", ha detto Arianna. Nell'altra semifinale la coreana Nam Yun Hee e la Di Francisca: splendida la rimonta della jesina trentenne, 11-10. Poi, la finale. Premia il membro Cio (dal 1982) Franco Carraro: "La scherma ha dimostrato che ha un sempre un futuro, lo sport italiano non poteva partire meglio". Il capo della polizia, Antonio Manganelli, si è congratulato con l'agente scelto Di Francisca e con il vicesovrintendente Vezzali, due (super) atlete delle Fiamme Oro. Sorride il ct Stefano Cerioni: "Me lo sognavo un podio tutto azzurro, dopo aver visto a Seul quello tedesco. Sono state meravigliose, quattro anni di lavoro insieme. Più di così non si poteva fare".
E un segreto: è stato lui, con la famiglia, a convincere la Di Francisca a non smettere con la scherma: aveva 19 anni, un fidanzato geloso, quindici chili persi. "Le ho detto: o ci si allena in un certo modo o si smette...", spiega il ct. Ha continuato e ora sorride, Elisa: "Ce l'ho fatta, ho superato momenti difficili, mi sono ripresa. La famiglia mi è stata sempre molto vicina, anche oggi erano qui. Sono felicissima, questo oro me lo sono sudato, in tutti i sensi. Capisco Valentina e Arianna che sul podio non ridevano come me, non erano così sorridenti: ma sono state bravissime anche loro ". La Arrigo sembra giù: "Beh, sì, ero arrivata sino in finale poi ho perso. Vabbè, è sempre un argento olimpico...". Torneranno sul podio tutte insieme, per la gare a squadra. E chi le ferma?(Repubblica)
Redazione online
Commenti dei lettori
NON CI SONO COMMENTI PER QUESTO ARTICOLO
Lascia tu il primo commento
Lascia il tuo commento
la cripta
di San Francesco
Rivista
San Francesco