Oltre mille giovani ad Assisi
«Se volete scoprire il signifi cato dell'ultima beatitudine del Vangelo di Matteo
dovete trasformare le ferite in feritoie», con questi e molti altri esempi
l'Arcivescovo di Campobasso-Bajano, mons. Giancarlo Maria
Bregantini, ha spiegato ai giovani come interpretare nel migliore
dei modi il tema proposto quest'anno dal 29 Convegno Giovani
verso Assisi. Il giovane di oggi vive sulla sua pelle i quattro gesti
tristi dell'insulto, della persecuzione, della calunnia e della menzogna
nella sua quotidianità, dove si ritrova precario nel mondo
del lavoro, nelle amicizie e in famiglia. Eppure proprio grazie a
questa croce pesante che è costretto a portare, egli può assaporare la
bellezza di ogni momento e viverlo senza sprecarne nemmeno un
secondo.
«La vita e soprattutto i momenti di tristezza sono interpretabili
come delle potature ha affermato Mons. Bregantini dalle quali si dà
origine non ad una stroncatura, ma ad una futura fi oritura. Il contadino
che pota non vede il futuro germoglio, ma lo intravede. Ed è così che ogni
cristiano deve affrontare le sue sofferenze, intravedendo il volto di Cristo,
che tradito, umiliato, perseguitato ha comunque donato il suo corpo ed il
suo sangue per la salvezza degli uomini». Il convegno si è concluso in
Basilica Superiore col docente di Teologia don Chino Biscontin,
che ha proposto una rilettura francescana delle beatitudini nel suo
intervento intitolato “L'uomo quanto vale di fronte a Dio, tanto vale e
non di più” (FF 169).
La relazione di don Biscontin è stata trasmessa
in diretta video sul nostro sito www.sanfrancescopatronoditalia.it,
l'affl uenza di visitatori on line è stata talmente imponente da causare
il sovraccarico del server per ben due occasioni.
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