Più di 500 chilometri sulle proprie gambe
“Non è più come una volta”! Oggi sono
quasi scomparsi i pellegrini di un tempo
che in passato intraprendevano, a piedi,
lunghi viaggi volti alla ricerca spirituale
verso luoghi sacri. Attualmente camminare
è una delle attività che l'uomo non
fa quasi più.
La categoria culturale del pellegrinaggio
è ormai sempre più intrecciata con quella
del turismo di massa, eppure a sfatare
questo clich ci ha pensato un ragazzo
di 18 anni, Michele Lorusso, giunto in
Assisi percorrendo più di 500 chilometri
sulle proprie gambe. Ha compiuto la
maggiore età il giorno della sua partenza:
«ho sentito un grande bisogno di venire
qui come se qualcuno mi stesse chiamando,
come se si volesse qualcosa da me», ha commentato.
Con una media di 25/30 km al giorno,
Michele ha fatto diverse tappe. Dopo
essere stato ospitato presso la Basilica
di Sant'Antonio, dai frati minori conventuali
di Padova, è giunto nella città
serafi ca, suscitando la curiosità e l'ammirazioni
dei frati assisani.
Ha desiderato
pregare sulla Tomba del Santo anche
se paradossalmente, a causa del grande
affl usso dei “pellegrini”, non è riuscito a
parlare con San Francesco come avrebbe
voluto, ha confessato in seguito.
«Questo viaggio è stato molto bello perch
mi ha donato quella serenità sorprendente
che ancora oggi mi chiedo come non sia mai
riuscito a raggiungere prima. Causa la vita
frenetica di tutti i giorni non ho avuto tempo
per pensare a queste cose. Seguire le orme di
San Francesco e di Nostro Signore Gesù Cristo
mi ha dato questa quiete d'animo che sino
ad oggi non avevo mai trovato».
Una persona davvero splendida che non
ha nascosto ai frati conventuali il desiderio
di voler intraprendere il cammino
della vita religiosa, alla ricerca di quell'amore immensamente più grande.
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