NOTIZIE > eventi

Quando il Signore chiama

di Milena Gentili



FR. ABEL GARCIA

Cari amici della rivista con molta semplicità vorrei condividere con voi ciò che il Signore ha voluto “regalarmi” in questi ultimi anni della mia vita. Tutto ebbe inizio poco prima dell'estate del 2000, quando il prete della mia parrocchia mi fece la proposta di partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù del 2000. In quel periodo mi trovavo in un momento di ripensamento della mia vita. Sentivo un “vuoto” dentro di me. Finalmente decisi di venire in Italia e fu qui che il Signore mi venne incontro, e parlò al mio cuore attraverso San Francesco e Giovanni Paolo II.
Ad Assisi sentii il racconto della vita di Francesco, che già conoscevo, fatto da un frate, ma con una forza unica e una luce nuova! A Roma invece, Giovanni Paolo II, tra le tante cose, mi disse: “Tra le tante domande affioranti nel vostro spirito, quelle decisive non riguardano il che cosa'. La domanda di fondo è chi': verso chi' andare, chi' seguire, a chi' affidare la propria vita”. Sono passati diversi anni: inizio del postulato tra i francescani conventuali di Spagna, noviziato a Padova, professione temporanea e solenne, ordinazione diaconale e presbiterale. Con la professione solenne (4 ottobre 2008) e con l'ordinazione (12 settembre 2009) credo di aver concluso una tappa e di averne iniziata un'altra, piena di sfide e sogni.
La cosa che più mi riempie di gioia è questa umile consapevolezza che porto nel cuore: il Signore conta su di me per la sua missione. Senza merito nessuno da parte mia! Vorrei ogni giorno di più non contare tanto su me stesso ma sul suo amore e la sua fedeltà.
Con l'ordinazione sacerdotale il Signore ha posto la sua mano su di me, con grande bontà mi ha detto: “Non temere! Io sono con te”. Il significato di tale gesto lo ha espresso nelle parole: “Non vi chiamo più servi; ma vi ho chiamati amici”. E come ci ricorda San Francesco: “Fratelli sacerdoti, siate santi come Lui è santo”.

FR. DANIELE LI Dalla Cina che conta più di un miliardo di persone, alla calma serafi ca di Assisi. Cosa rappresentano per lei questi due paesi così profondamente diversi?
Questi due luoghi sono per me molto importanti e significativi. La Cina è la mia patria, lì sono nato, cresciuto e stato educato, è il luogo in cui ho vissuto per oltre vent'anni. Poi c'è l'Italia, che rappresenta un'altra larga parte della mia vita, qui ho ricevuto esperienze ricche e inimmaginabili. La mia fede è cresciuta e maturata nella spiritualità francescana.
Dio mi ha donato il seme della vocazione francescana quando ero ancora giovanissimo, affiancato dai nostri santi confratelli cinesi p. Giovanni Zhang e p. Benedetto Zhang che sono stati per tanti anni nella nostra parrocchia conduttori di umiltà e amore. Sotto la loro influenza e l'educazione di mia madre, una terziaria francescana, ho conosciuto Francesco.
Poi un giorno il Signore mi ha chiamato, mi ha preso e mi ha portato in Italia per seguire le orme del suo umile servo Francesco, per imparare a vivere, per portare il Vangelo nelle terre in cui ce n'è bisogno. Posso dire quindi che il Signore ha voluto che io crescessi e che coltivassi la mia spiritualità francescana guidandomi per un cammino cominciato in Cina e che sta proseguendo in Italia.

FR. PAOLO WU

Quali sono state le tappe fondamentali della sua vita, del suo cammino verso la professione solenne?
Sono nato a Shaanxi il 4 febbraio 1978, in una famiglia cristiana. Da quando ero piccolo mio zio, che è un sacerdote diocesano, mi educava alla vocazione sacerdotale. Spesso lui mi chiedeva cosa volessi fare da grande, io rispondevo sempre: “Voglio diventare un sacerdote come te”, senza sapere cosa volesse dire essere sacerdote. Pian piano ho conosciuto la vera identità del presbitero, in particolare dal suo esempio: la fede in Dio, l'amore verso i fedeli, l'audacia nel difendere la fede. “Anch'io ho nel cuore questi desideri”. Con questi sentimenti sono entrato nel seminario di Feng xiang nel 1995.
Durante il periodo che ho vissuto in seminario, ho conosciuto la figura di San Francesco. Grazie a p. Matteo Luo sono venuto in Italia nel 2001, non immaginando di diventare frate. Qui ho approfondito il carisma francescano che mi ha subito affascinato: la sua forma di vita, il vivere il Vangelo in forma autentica, la vita fraterna.
Voglio vivere tutto questo in prima persona. Con immensa gioia il 19 settembre di quest'anno ho offerto tutto me stesso al Signore abbracciando totalmente questa forma di vita.


Milena Gentili
Redazione online

Commenti dei lettori



NON CI SONO COMMENTI PER QUESTO ARTICOLO

Lascia tu il primo commento

Lascia il tuo commento

Nome (richiesto):
Email (richiesta, non verrà mostrata ai visitatori):
Il tuo commento(Max. 300 caratteri):
ACCONSENTO NON ACCONSENTO
al trattamento dei miei Dati personali per le finalità riportate nell'informativa, al fine esclusivo di contattare l'utente per sole ragioni di servizio, legate all'evasione delle sue richieste (pubblicazione commenti)
Organo ufficiale di Stampa della Basilica di San Francesco d'Assisi
Custodia Generale Sacro Convento
© 2014 - tutti i diritti riservati
Contatti | Credits