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Riconfermato padre Josè Carballo Ministro Generale ofm



Intervista a fra' Jos Rodriguez Carballo, riconfermato Ministro generale dell'Ordine dei Frati Minori.

Il Capitolo cade proprio nell'occasione degli 800 anni della fondazione dell'ordine, quale significato assume?
Io sono convinto che la vita religiosa in questo millennio sia chiamata ad una fedeltà creativa e questa è rivolta maggiormente a noi francescani. Francesco è stato l'uomo della fedeltà creativa, infatti lui è sempre stato fedele e ha sempre voluto che i suoi frati fossero sottomessi alla Chiesa romana. Francesco non ha mai rinunciato a vivere una forma di vita ispirata dall'altissimo. Ecco che allora in questo momento, noi frati francescani, dobbiamo ritrovare questa fedeltà; fedeltà che non può separarsi dalla creatività, affinch risponda alle esigenze della nostra forma di vita che Francesco ci ha lasciato ottocento anni fa, per rispondere, allo stesso tempo, alle sfide del momento attuale.

Padre Carballo, lei è stato riconfermato Ministro generale dell'Ordine dei Frati Minori, quali sono le priorità che l'Ordine si trova ad affrontare?
Tenendo presente la tematica del Capitolo Generale e tenendo presente anche tutto quello che è venuto fuori nei giorni di lavoro capitolare, direi che la priorità in questo momento è l'evangelizzazione e più concretamente l'evangelizzazione “ad gentes” (ndr: le missioni). Ecco perch abbiamo già parlato di aprire nuove presenze soprattutto in Africa e in Asia. In precedenza abbiamo operato in Namibia, in Sudan e in Myanmar. Abbiamo rafforzato il progetto in Thailandia; in questo momento stiamo vedendo la possibilità di aprire anche in Ghana, Camerun e Cambogia.

Per l'uomo contemporaneo da Assisi che messaggio può partire?
Io credo che il messaggio che noi francescani siamo chiamati a dare non è altro quello che ha dato Francesco: vivere il vangelo! Naturalmente con delle caratteristiche molto particolari. Una definizione che è venuta fuori durante questo capitolo del nostro ordine, è proprio questa: missionari nel mondo come fratelli minori, col cuore rivolto al Signore. Questi aspetti non si possono separare. L'evangelizzazione non è soltanto questione di tecnica; l'evangelizzazione è questione soprattutto di testimonianza e noi frati francescani siamo chiamati a testimoniare in fraternità e in minorità, tenendo presente che la prima delle priorità delle nostra forma di vita, è avere il cuore rivolto al Signore. Soltanto così potremo veramente vivere il vangelo come Francesco lo ha vissuto e come ha voluto che noi lo vivessimo.



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