Si spengono le luci di San Pietro e Assisi
Il buio è sceso all'unisono su palazzi,
monumenti, istituzioni, associazioni, ma
anche supermercati e ristoranti, senza dimenticare
le migliaia di singoli cittadini
coinvolti a casa o in uffi cio. L'invito è stato
sempre lo stesso: quello di spegnere luci
e dispositivi elettrici non indispensabili a
partire dalle ore 18 del 13 febbraio.
Dalla
Costiera amalfitana a San Pietro a Roma,
passando per Westminster a Londra fi no
alla Cabot Tower dell'isola di Terranova.
Il buio è sceso all'unisono in migliaia di
comuni italiani e decine di città nel mondo,
in occasione della quinta campagna
internazionale all'insegna del risparmio
energetico “M'illumino di meno”, lanciata
dalla trasmissione radiofonica Caterpillar
di Radiodue.
Il black out volontario, alla
vigilia del compleanno del protocollo di
Kyoto che si festeggia lunedì, vuole dare
un segnale concreto per fermare la febbre
del Pianeta causata dai mutamenti climatici.
Contando solo l'Italia, Terna alle 18 ha
registrato un taglio di 500 MW, pari ad un
consumo di 8 milioni di lampadine, mentre
l'anno scorso la riduzione era stata di
400 MW. A girare l'interruttore per alcuni
minuti sono stati monumenti, piazze, palazzi:
Colosseo, Pantheon, Fontana di Trevi,
le facciate del Quirinale, del Senato e
della Camera, del ministero dell'Ambiente,
dello Sviluppo economico, della Giustizia
e della Farnesina, oltre a Basilica di Superga
e Mole Antonelliana a Torino, piazza
San Marco a Venezia, Palazzo Vecchio a
Firenze, il Maschio Angioino a Napoli,
piazza Maggiore a Bologna, il Duomo e
piazza della Scala a Milano, il castello del
Buonconsiglio a Trento.
Per la prima volta
si è spenta la cupola di San Pietro, insieme
alla Basilica di Assisi e a quella di Loreto.
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