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TG1 Dialogo: Gli Invisibili, programma del TG2. Il cammino di libertà e di fraternità di Francesco inizia dai più poveri ed emarginati

di Redazione online

Tg Uno Dialogo. Gli invisibili

"il Signore dette a me, Francesco, d'incominciare a fare penitenza così: quando ero nei peccati mi sembrava cosa amara vedere i lebbrosi e il Signore stesso mi condusse tra loro a usai con essi misericordia. E allontanandomi da essi, ciò che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza d'animo e di corpo" (FF Testamento)

Il cammino di libertà e di fraternità di Francesco inizia dai più poveri ed emarginati del suo tempo, nei quali riconosce il supremo valore che il Figlio di Dio con la sua incarnazione, morte e risurrezione ha impresso.

Siamo contenti di condividere con la redazione del Tg2 l'avvio del programma "Invisibili". Quando ho saputo che la Rai si stava orientando a documentare le situazioni di vita di tanti fratelli che vivono nell'anonimato la fatica dell'esistenza, ho avuto un sussulto: "forse sta cambiando qualcosa" mi sono detto. Non solo perché si rivolge l'attenzione ai deboli, cosa che non è del tutto nuova, ma soprattutto perché si torna a prestare attenzione agli invisibili, ovvero a coloro che non hanno rinomanza sociale per successi conclamati o per efferati gesti di disumana follia oggetto di morbose attenzioni. Riconoscere nella vita normale la realtà che più mi interessa, più mi appartiene e verso la quale rivolgermi, abbracciarla.... mi pare una scelta di grande portata che mi permetto di accostare ai primi passi di Francesco:
- "d'incominciare a fare penitenza": iniziare a cambiare mentalità, visione del mondo;
- "quando ero nei peccati": perché vi è un peccato sociale e mediatico quando si sacrifica alla visibilità, allo share o all'immagine la persona, finanche la sua stessa dignità, quando è resa oggetto di adulazione o di vilipendio; glie stremi si toccano;
- "mi sembrava cosa troppo amara vedere i lebbrosi": oggi è sentito come "amaro" vivere le cose normali, vedere gente normale;
- "il Signore stesso mi condusse tra loro": tra le storie di una umanità ordinaria che lotta, soffre, vive il fallimento e l'inutilità, muore...;
- "e usai con essi misericordia": mi accorgo di loro, vado in mezzo a loro, faccio qualcosa per loro...;
- "e allontanandomi da essi, ciò che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza d'animo e di corpo": l'augurio che vi faccio è di sperimentare il gusto della pace e del buon risultato del vostro lavoro, frutto degli incontri che potrete vivere.


Redazione online

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