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A cosa serve non mangiare carne se divori tuo fratello?

Credit Foto - Dmytro Zinkevych | Shutterstock

it.aleteia.org  - traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti

San Giovanni Crisostomo: Il valore del digiuno consiste non solo nell’evitare certi cibi, ma anche nel rinunciare a tutti gli atteggiamenti, i pensieri e i desideri peccaminosi. Chi limita il digiuno semplicemente al cibo sta minimizzando il grande valore che possiede il digiuno. Se digiuni, le tue azioni devono provarlo!

Se vedi un fratello in stato di necessità, abbi compassione di lui. Se vedi un fratello che ottiene un riconoscimento, non provare invidia. Perché il digiuno sia vero non può esserlo solo a parole, ma si deve digiunare con gli occhi, con le orecchie, con i piedi, con le mani e con tutto il corpo, con tutto ciò che è interiore ed esteriore.

Digiuni con le tue mani mantenendole pure nel servizio disinteressato agli altri. Digiuni con i tuoi piedi non essendo tanto lento nell’amore e nel servizio. Digiuni con i tuoi occhi non vedendo cose impure, o non concentrandoti sugli altri per criticarli. Digiuna da tutto ciò che mette in pericolo la tua anima e la tua santità. Sarebbe inutile privare il corpo del cibo ma nutrire il cuore di spazzatura, di impurità, di egoismo, di comodità.

Digiuni dal cibo ma ti permetti di ascoltare cose vane e mondane. Devi digiunare anche con le orecchie. Devi digiunare dall’ascoltare alcune cose che si dicono dei tuoi fratelli, menzogne sugli altri, soprattutto pettegolezzi, voci o parole fredde e dannose. Oltre a digiunare con la bocca, devi digiunare dal dire qualsiasi cosa che possa fare male all’altro, perché a cosa ti serve non mangiare carne se divori tuo fratello? Cosa ci dice San Giovanni Crisostomo con questa riflessione?

Che i giorni di digiuno devono essere soprattutto giorni in cui ci si astiene dall’uso disordinato o esagerato degli altri sensi: non devo concentrarmi su ciò che non devo guardare, parlare di ciò di cui non devo parlare, ascoltare ciò che non devo ascoltare, desiderare ciò che non devo, cercare di soddisfare tutte le mie necessità emotive, spirituali; non devo cercare di saziare la mia solitudine, cercando immediatamente compagnia; non devo voler sapere tutto; non devo richiedere risposte immediate a tutto ciò che mi viene in mente, ecc.

Digiuniamo cercando la conversione. Digiuniamo quindi da tutti gli atteggiamenti contrari alla virtù. Forse il vostro digiuno consisterà nell’essere più servizievoli (digiunate dalla vostra pigrizia, dalla vostra comodità), perché come la Vergine ci chiede di pregare con il cuore, dobbiamo anche digiunare con il cuore.

Può essere che dobbiamo digiunare dalla nostra ira, essendo nei giorni di digiuno più gentili, più dolci, più docili. Forse dobbiamo digiunare dalla superbia, cercando attivamente di essere umiliati o di compiere atti concreti di umiltà.




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