Il saluto di Padre Mauro: Siamo tutti fratelli di nostra sora madre terra
di Mauro Gambetti
Fratelli e sorelle, il Signore vi dia pace!
Siamo ad Assisi, casa di Francesco. Siamo davanti alla sua Basilica, sua casa per eccellenza. Siamo davanti alla testimonianza di un uomo che ha perfettamente compreso la simbiosi tra l'umano, il divino e la natura. Francesco, oltrepassando le leggi dello spazio e del tempo, continua a ripetere al mondo che tutti siamo figli dello stesso Padre, siamo una fraternità universale scaturita dall’amorevole gesto creativo di Dio. Una fraternità nella quale anche la terra, che ci accoglie come il grembo di una madre, trova posto come sorella, chiedendo a tutti – singoli, gruppi sociali, istituzioni – forme rivoluzionarie di cura e di impegno, in un’ottica di responsabilità.
Siamo qui oggi perché abbiamo udito e ascoltato il grido di “nostra sora madre terra”, il grido dell’umanità che si fa quasi assordante per gli effetti provocati dal c.d. “progresso” sull’ambiente, sul creato.
Abbiamo dato voce a questo grido presentandolo a Dio nella preghiera. Stiamo per dare voce a questo grido tramite una dichiarazione ecumenica congiunta e tramite un’azione semplice e complessa a un tempo, quella di camminare insieme.
I gesti simbolici che compiamo sono capaci di oltrepassare i limiti dello spazio e del tempo, hanno la forza di stabilire nuove forme di relazione e collaborazione, sono in grado sfidare le odierne narrazioni egemoniche e farci entrare nel “Tempo del Creato”, un Kairòs per tutta l’umanità.
Questo kairòs è un’opportunità di conversione per tutti noi. I nostri piedi, le nostre menti e la nostra libertà possono ritrovare la via, la verità e la vita se assumiamo ancora una volta l’umile atteggiamento dei “pellegrini e forestieri in questo mondo” che tutto ricevono dal loro Creatore e tutto restituiscono all’Altissimo, onnipotente e bon Signore.
Francesco ci accompagni e ci sostenga nel cammino.
Mauro Gambetti
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