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La santa francescana che aveva in visione le anime del Purgatorio

di Gelsomino Del Guercio
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Santa Maria Crescenza Hoess, mistica del Terz’Ordine regolare di san Francesco, fu una delle più grandi benefattrici delle anime del Purgatorio.

Nacque il 20 ottobre del 1682 a  Kaufbeuren, cittadina della Baviera, ultima degli 8 figli che Mattia, povero tessitore, ebbe da Lucia Hörmann. Fin da bambina, racconta lo studioso Don Marcello Stanzione, «fu favorita da visioni celesti, quando non poteva andare in chiesa si nascondeva in un angolo della casa per conversare più liberamente con Dio e con l’angelo custode che ogni tanto le appariva e le suggeriva il modo di soccorrere i poveri. Fu lui che le rivelò quando aveva 14 anni, che un giorno avrebbe vestito l’abito francescano».

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QUELLA STRANA VOCE

Nella sua cittadina esisteva un monastero di francescane, ed un giorno mentre la ragazza pregava davanti al crocifisso del convento in cui le era stato concesso di entrare a piacimento, «udì una voce che le disse: “Qui sarà la tua dimora”. Maria non potè entrare subito nel monastero francescano perché la sua famiglia era povera. Fece così la tessitrice, finchè il sindaco protestante della città non l’aiutò economicamente a farsi una dote ed entrare finalmente tra le suore».

LE SEDUZIONE DEL DEMONIO

La santa, ammessa tra le terziarie francescane nel 1703, si diede subito con straordinario fervore ad una vita di preghiere e di penitenza, sottolinea Stanzione, «tanto da attirare su di sé l’odio implacabile del demonio. Quando il diavolo la tentava con le sue seduzioni, gli diceva con disprezzo: “Non è per te che io sono entrata in convento, e per te non lo lascerò”».

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"STUPIDA" E "INSENSATA"

Nonostante molti ostacoli all’interno della sua comunità, la beata fu ammessa alla professione religiosa nel 1704 con il nome di suor Maria Crescenzia. Il demonio non cessò di vessare suor Crescenzia in mille modi, di spaventarla con strani rumori, di percuoterla crudelmente, di farla precipitare dalle scale, di rinchiuderla ora nel granaio e ora in cantina tanto che la comunità delle altre suore cominciò a considerarla un’ossessa e una strega. «Fu esaminata da due giovani frati di passaggio, ma siccome avevano poca esperienza mistica, sentenziarono che “suor Crescenzia aveva fatto un patto con il demonio e che inoltre essa era una stupida e una insensata”».

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IN PRIGIONE

La superiora, osserva lo studioso, «soddisfatta del responso», la rinchiuse per un po’ di tempo in una prigione oscura «e dette ordine di lasciare libera la sua cella per fare posto ad una giovane che portava al monastero una ricca dote. Per ben tre anni, la beata fu vista ogni sera andare, con volto sereno, di porta in porta ad implorare ospitalità dalle sue consorelle. Il modo arbitrario di procedere della superiora indispose molte suore: così fu destituita e al suo posto fu nominata una brava superiora che si rese conto della santità di suor Maria Crescenzia».


UNA MAREA DI PELLEGRINI

La religiosa aveva frequenti estasi nelle quali entrava in dialogo con le anime del Purgatorio e le raccontava alla sua direttrice spirituale.

Intanto fu nominata portinaia del convento oltre ad avere altre mansioni di servizio e divenne una illuminata consigliera. «Il suo candore spirituale impressionò anche l’arcivescovo di Colonia Clemens August che, subito dopo la sua morte, ne chiese al papa la canonizzazione».

Subito dopo il suo decesso la sua tomba presso la chiesa del Convento francescano di Kaufbeuren fu meta di pellegrini. Le cronache del medesimo parlano di 60-70.000 pellegrini all'anno.



Gelsomino Del Guercio

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