Novena Immacolata Ottava Meditazione - Mari mistero dell'Incarnazione e della passione di suor Elisa Carta
A Greccio Francesco volle rivivere questo mistero per vedere con gli occhi del corpo, l'umiltà e la povertà del Figlio di Dio
Facendo seguito alla riflessione della sesta giornata della novena, m'inserisco dicendo che Francesco meditando la vita di Gesù e della sua Santissima Madre, ha individuato per lui due grandissimi misteri che conservava con grande attenzione nella sua mente e nel suo cuore: il mistero dell'Incarnazione e il mistero della passione.
Egli “meditava continuamente le parole del Signore e non perdeva mai di vista le sue opere, sopratutto l'umiltà dell'Incarnazione e la carità della Passione aveva impresse così profondamente nella sua memoria che difficilmente gli riusciva di pensare ad altro “(FF467). Francesco ha iniziato la sua avventura spirituale proprio attraverso il mistero della povertà del Figlio di Dio, di sua madre poverella e attraverso la povertà dell'uomo. All'inizio della sua conversione si dedica a riparare chiese, povere dimore in rovina di Cristo povero e di sua Madre povera.
Egli amava la Vergine Maria perché è la Madre di Cristo povero (FF1118). L'Incarnazione è un mistero di grande povertà che si rende ancora più visibile al momento della nascita del Figlio di Dio che avvolge nello stesso mistero di povertà, Maria Santissima e Giuseppe suo sposo. E' l'esaltazione pura della povertà di Dio che diventa uomo nel seno di una donna povera e nasce in condizioni di estrema umiltà.
A Greccio Francesco volle rivivere questo mistero per vedere con gli occhi del corpo, l'umiltà e la povertà del Figlio di Dio e di sua madre poverella al momento della natività. Così, nell'anno 1223, nacque il primo presepe come rappresentazione visiva del mistero della nascita del Figlio di Dio fattosi uomo nel seno della Vergine Maria.
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