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Papa Francesco: digiuno per la rigenerazione dell'uomo.

Un precetto antico come il digiuno come primo passo per la cura della casa comune

Credit Foto - VaticanIHD

Un precetto antico come il digiuno come primo passo per la cura della casa comune, l’astensione come disciplina per evitare di rovinare l’ambiente: il Messaggio di Quaresima 2019 di Papa Francesco, si concentra sulla cura dell’ambiente, ma rilancia in realtà i precetti tipici precetti quaresimali: digiuno, preghiera, elemosina. Da qui parte la rigenerazione dell’uomo.

Il tema del messaggio di quest’anno è un brano della lettera di San Paolo ai Romani, L’ardente aspettativa della creazione è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio”.

Come l’uomo fa tutto per il suo ambiente – dice il Cardinale Peter Turkson, prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale – questo messaggio afferma che abbiamo bisogno di essere rigenerati, perché la nostra condotta cambia il destino del creato stesso. E con questo, si capisce facilmente che non possiamo fare tutto quello che possiamo, perché l’impatto è sul creato stesso, e questo è il giardino su cui dipendiamo tutti noi”.

Questa rigenerazione parte anche da azioni pratiche, come il digiuno nel senso cristino del termine, che “significa astenersi da alcune cose”, significa “comprendere che non possiamo cedere all’appetito, possiamo controllare questi appetiti”, continua il Cardinale Turkson.

Continua il Cardinale: “Il Messaggio di Quaresima di quest’anno ci invita a celebrare la Pasqua come una festa della chiamata dell'uomo a una nuova generazione, la realizzazione della quale, se è una esperienza proiettata nel futuro, è pure radicata nel presente: nella condizione umana che è la sovrapposizione. Ovvero la sovrapposizione delle età e dei tempi tra ciò che è già stato e ciò che sarà, tra Adamo e Cristo, la caduta e la redenzione!”

Monsignor Segundo Tejado Munoz, sottosegretario del dicastero, aggiunge che “tutti i problemi che stiamo vivendo: se non abbiamo la prospettiva della Pasqua, perdiamo la prospettiva della Quaresima”, perché “ogni azione dell’uomo, sia per il male che per il bene ha delle conseguenze cosmiche, ogni sopruso, ogni furto ogni assassinio, ognuno di questi fa sparire un pianeta, ogni nostra azione sia nel male ma anche nel mande ha reazione nel creato, la necessità tra tutti noi nella conversione”.

Insomma, “la conversione non è altro che cambiare indirizzo, cambiare direzione, dobbiamo cambiare indirizzo per cambiare la Pasqua”, e per questo la Chiesa “da sempre propone tra azioniil digiuno, elemosina e preghiera”.

Andrea Gagliarducci



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