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Papa: pronto a visitare la Corea del Nord

Francesco ha ricevuto oggi dal presidente sudcoreano Moon Jae-in l’invito verbale da parte del leader di Pyongyang

Credit Foto - Ansa - ALESSANDRO DI MEO

Papa Francesco ha espresso la sua disponibilità a visitare Pyongyang, capitale della Corea del Nord e ha spiegato che prenderà in considerazione il viaggio dopo aver ricevuto un invito ufficiale. Lo ha affermato il portavoce del presidente sudcoreano Moon Jae-in subito dopo l’udienza che il leader di Seul ha avuto con il Pontefice alla fine della mattinata di giovedì 18 ottobre 2018. «Papa Francesco - si legge in un comunicato dell’agenzia stampa coreana YonHap News - ha espresso la sua disponibilità a visitare la Corea del Nord, se ufficialmente invitato, dicendo anche che “certamenteˮ risponderà a un tale invito da parte dello Stato comunista. Il commento è arrivato nel corso di un incontro con il presidente della Corea del Sud Moon Jae-in, che consegnato al Papa un invito verbale da parte del leader nordcoreano Kim Jong-un affinché il Papa possa visitare Pyongyang».



«Il Papa ha detto: “Sicuramente darò una risposta se arriva un invito (ufficiale) e se posso andareˮ, ha detto ai giornalisti il capo ufficio stampa di Moon, Yoon Young-chan. Moon ha chiesto se può dire al capo della Corea del Nord di inviare un delegato ufficiale per invitare il Papa. Il Pontefice ha risposto che l’invito verbale trasmesso dal presidente Moon dovrebbe essere sufficiente ma che anche un invito ufficiale sarebbe bello».

Nel corso dei colloqui, informa ancora il portavoce di Moon, Francesco ha detto di sostenere l’impegno in favore della pace nella penisola coreana. «Io sostengo con forza l'impegno del governo della Corea del Sud che sono messi in atto per il processo di pace nella penisola coreana». All’incontro a porte chiuse ha partecipato come interprete il sacerdote coreano Han Hyun-taek. Bergoglio, secondo quanto comunicato dal portavoce del presidente Moon, ha acconsentito che venissero riportate le sue parole, solitamente considerate riservate in questo tipo di udienze. «Andate avanti senza fermarvi, non abbiate paura», ha aggiunto il Pontefice.

«Nel corso dei cordiali colloqui - riferisce il comunicato della Santa Sede, che non fa alcun riferimento esplicito all'invito di Kim Jong-un - sono state rilevate le buone relazioni bilaterali ed il positivo contributo che la Chiesa offre in ambito sociale, educativo e sanitario, così come per la promozione del dialogo e della riconciliazione tra coreani. È stato espresso vivo apprezzamento per il comune impegno nel favorire ogni utile iniziativa che consenta di superare le tensioni ancora esistenti nella Penisola coreana, per aprire una nuova stagione di pace e di sviluppo. Infine, sono state trattate alcune questioni di carattere regionale».

L’incontro privato tra Francesco e il presidente della Corea del Sud è durato 35 minuti. L’udienza in totale quasi un’ora. Com’è tradizione, dopo l’udienza a tu per tu, è seguito l’incontro con la delegazione ufficiale sudcoreana. Il clima dell’incontro è stato cordiale e disteso, Moon e il Papa sono apparsi in sintonia tanto che anche al momento dello scambio dei regali continuavano a parlare tra di loro. Presentandosi davanti al Pontefice che gli dava il benvenuto, Moon ha risposto: «Vengo come capo di Stato coreano, ma sono cattolico, il mio nome di battesimo è Timoteo ed è un onore incontrarla. Lo so che è indaffarato, ha poco tempo in questi giorni, grazie di aver trovato un momento per me mentre il Sinodo continua»

Moon ha consegnato a Francesco una scultura con il volto di Gesù realizzata da un famoso artista coreano, indicando la corona di spina ha detto: «Queste sono le sofferenze del popolo coreano». E ha regalato anche una statua di marmo dal colore verde raffigurante la Madonna: «Questa è la faccia tipica della donna coreana», ha spiegato il presidente Moon Jae-in, che ha detto al Pontefice di aver letto alcuni suoi libri citando in particolare “Questa economia uccide”.

Papa Bergoglio ha ricambiato con il tradizionale medaglione dell’ulivo, un simbolo - ha detto - del «desiderio di pace» in Corea, e un grande dipinto di Piazza San Pietro del 1700. Ha poi consegnato in una busta il messaggio per la Giornata mondiale della pace 2018 e i principali documenti del suo pontificato. Prima di congedarsi, dirigendosi verso porta, il Papa ha chiesto alla moglie del presidente: «Preghi per me». Moon ha aggiunto: «Lei non è solo il capo della Chiesa cattolica, ma un maestro per l’umanità». Subito dopo Moon ha incontrato il cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, che ieri in San Pietro aveva celebrato una messa per la pace in Corea. (Vatican Insider)



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