Per la festa del Corpus Domini il papa a Casal Bertone
L’anno scorso aveva scelto Ostia, quartiere romano sul litorale, per celebrare i riti del Corpus Domini. Domenica, invece, papa Francesco sarà a Casal Bertone, altra zona di periferia, immortalata da Rossellini nel suo Roma città aperta. Celebrerà la Messa, alle 18, sul sagrato della parrocchia di Santa Maria Consolatrice; al termine partirà la processione con il Santissimo Sacramento, guidata dal cardinale vicario Angelo De Donatis. Un percorso di un chilometro e duecento metri, lungo via di Casal Bertone, via di Portonaccio e via Latino Silvio.
Fino al campo della Pro Roma Calcio, proprio accanto a Casa Serena, la struttura di accoglienza per senza fissa dimora dei Missionari della Carità di padre Sebastian Vazhakala, che fu amico di Madre Teresa. In piazza, per partecipare alla Messa del Santo Padre, ci saranno almeno centocinquanta ospiti della Casa, assieme ai Missionari e alle Missionarie della carità. «Segno che l’Eucaristia celebrata prosegue nel servizio», osserva il parroco di Santa Maria Consolatrice, don Luigi Lani. Per loro verrà riservato un apposito settore; così pure per i bambini che hanno ricevuto il sacramento della Comunione e per le loro famiglie, per gli anziani e gli ammalati, per i ragazzi degli oratori estivi e i loro animatori di tutte le parrocchie del territorio. Uno spazio ad hoc anche per i ministri straordinari della Comunione delle otto comunità della prefettura, che saranno impegnati nella distribuzione dell’Eucaristia.
La Messa sarà animata dai cori riuniti di Santa Maria Consolatrice e i ministranti della parrocchia si occuperanno del servizio liturgico, ma per il resto «è coinvolta tutta la prefettura, la XIV della diocesi di Roma», ci tiene a sottolineare don Lani (oltre a Santa Maria Consolatrice nella prefettura vi sono anche le parrocchie di San Barnaba, Sant’Elena, Santa Giulia Billiart, San Giuseppe Cafasso, San Leone I, San Luca Evangelista, Santi Marcellino e Pietro ad duas Lauros). A Santa Maria Consolatrice, però, ci sono un fermento e un’attesa particolari per l’arrivo di papa Francesco. «È il quarto Pontefice che viene qui – rimarca il sacerdote –; prima di lui ci sono stati Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, che ne era cardinale titolare». Per questo motivo fu la prima parrocchia romana visitata dal Papa emerito, il 18 dicembre 2005.
Nei giorni scorsi tutta la comunità si è preparata ad accogliere il Pontefice, soprattutto i più piccoli. «Abbiamo deciso di dedicare l’oratorio estivo, che è iniziato il 10 giugno, al tema del pane – spiega don Luigi –. Lo abbiamo chiamato simpaticamente “Boni come er pane”: un percorso di giochi e riflessioni attraverso episodi del Vangelo quali la moltiplicazione dei pani e dei pesci, le nozze di Cana, l’incontro con i discepoli di Emmaus e, naturalmente, il Corpus Domini». Una solennità, quella del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, che Francesco, come Paolo VI prima di lui, ama celebrare nei diversi quartieri. «L’Eucaristia celebrata in mezzo alla gente, in piazza, luogo di raduno, lì dove abitualmente le persone si ritrovano – osserva in proposito padre Giuseppe Midili, direttore dell’Ufficio liturgico diocesano – evidenzia come la partecipazione alla Messa generi comunione con Dio e tra di noi».
Giulia Rocchi, Avvenire
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