Ranieri da Sansepolcro, il frate dei miracoli che si festeggia ad Ognissanti
Trascorse la sua vita nel compimento delle umili mansioni
di Gelsomino Del Guercio
Non si conosce la data di nascita di Ranieri da Sansepolcro, frate laico francescano, morto a Sansepolcro (Arezzo), sua città natale, il 1° novembre 1304 e da subito venerato come santo dal popolo.
Trascorse la sua vita nel compimento delle umili mansioni di portinaio e questuante, entrando così, vero poveri fra i poveri, a contatto con la gente umile e semplice del popolo e con tutti quei bisognosi che alla porta del convento trovavano un po’ di cibo.La morte, scrive santiebeati.it, lo colse in cantina, dove stava compiendo il suo servizio per la mensa dei confratelli.
I MIRACOLI
Il tratto sostanziale che caratterizza la sua vita, e che genera la sua popolarità, è la povertà, unita all’umiltà e all’austerità: nell’imitazione del Cristo, come riporti le fonti .
La sua esperienza, evidenzia treccani.it, lasciò traccia nella memoria collettiva. Non a caso il culto è documentato immediatamente dopo la morte, e nella sua promozione riveste un ruolo significativo il Comune di Sansepolcro, procurando il balsamo per il corpo, avviando la registrazione dei miracoli il giorno stesso della morte (fino al 27 maggio 1305).
Tra i fatti straordinari attribuiti a Ranieri dopo la sua morte anche la resurrezione di due bambini, per cui il beato è oggi invocato dalle partorienti.
L'ALTARE
Il Comune fece erigere anche l’altare maggiore della chiesa di S. Francesco, posto al di sopra della cripta nella quale si conserva il corpo (la cui ultima sistemazione risale al 1874).
Sull’altare, tuttora esistente nella chiesa di San Francesco, si legge: "Nell’anno del Signore 1304, nella festa di tutti i santi, il santo Ranieri migrò al Signore. In quell’anno il comune del Borgo fece fare quest’altare per onore di Dio e per la magnificenza di detto santo. Amen" (originale in latino).
LA DATA DELLA FESTA
Il 6 settembre 1305 Napoleone Orsini, cardinale diacono di S. Adriano e legato apostolico, concesse cento giorni di indulgenza a quanti avrebbero visitato l’altare.
Il culto tributato al beato Ranieri fu riconosciuto da papa Pio VII nel 1802. La memoria liturgica ricorre il 31 ottobre. La data di celebrazione era del 1° novembre, ma la festa è stata anticipata al 31 ottobre a motivo della coincidenza con la solennità di Tutti i Santi. Il corpo del beato è conservato nella cripta della chiesa di San Francesco in Sansepolcro.
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Gelsomino Del Guercio
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