Regina Coeli. L'appello del Papa: corridoi umanitari dalla Libia
Dopo la preghiera mariana il Papa si è rivolto alla comunità internazionale chiedendo protezione per i profughi
[...] Dopo la recita del Regina Caeli di questa seconda domenica di Pasqua, Papa Francesco ha posto all’attenzione dei fedeli e dei pellegrini in Piazza san Pietro la proclamazione, ieri, a La Rioja, in Argentina, dei beati Enrique Angel Angelelli, vescovo diocesano, di Carlos de Dios Murias, francescano conventuale, di Gabriel Longueville, sacerdote fidei donum e di Wenceslao Pedernera, catechista, padre di famiglia.
Tutti argentini, ha sottolineato, tranne uno che francese, era andato come missionario in Argentina. “Questi martiri della fede – ha detto - sono stati perseguitati per causa della giustizia e della carità evangelica”.
La loro testimonianza, ha proseguito, sia di sostegno in particolare a “quanti lavorano per una società più giusta e solidale”. L'appello per i profughi detenuti in Libia Quindi il suo pensiero è andato ai profughi in Libia: “Vi invito ad unirvi alla mia preghiera per i profughi che si trovano nei centri di detenzione in Libia, la cui situazione, già molto grave, è resa ancora più pericolosa dal conflitto in corso. Faccio appello perché specialmente le donne, i bambini e i malati possano essere al più presto evacuati attraverso corridoi umanitari”.
La preghiera per le vittime delle alluvioni in Sudafrica Infine un invito alla preghiera per le vittime e per chi ha subito gravi danni a causa delle alluvioni che hanno colpito nei giorni scorsi il Sudafrica, provocando oltre 50 morti.
“Anche a questi nostri fratelli – ha concluso - non manchi la nostra solidarietà e il concreto sostegno della Comunità internazionale”.
Redazione internet Avvenire
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