Verso la beatificazione i due frati "fedelissimi" di San Massimiliano Kolbe

Papa Francesco ha riconosciuto le virtù eroiche di 11 Servi di Dio: tra cui due frati minori conventuali. Per loro, dunque, si aprono le porte della beatificazione. I frati sono Melchiorre Fordon, di origini bielorusse e Girolamo Maria Biasi.

Fra Melchiorre, sacerdote della Diocesi di Vilnius (Lituania), fu poi superiore del convento di Grodno (attualmente in Bielorussia), quando nel 1919 fu restituito alla Provincia di Polonia. Morì il 27 febbraio 1927 sempre a Grodno.

CONFESSORE E CONSIGLIERE

La Postulazione generale, si legge su www.ofmconv.com, tentò di promuovere la Causa di canonizzazione già nel 1964, ma ciò fu possibile soltanto nel 1991, con l’indipendenza della Bielorussia e la costituzione della Diocesi di Grodno.

Negli ultimi anni di vita fu pure confessore e consigliere di san Massimiliano Kolbe. Più in generale fra Melchiorre si impegnò nella evangelizzazione in diversi paesi della sua poverissima diocesi.

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LA MILIZIA DELL'IMMACOLATA

Girolamo Maria Biasi, sacerdote della Provincia di Padova, co‑fondatore della Milizia dell’Immacolata, morto a Camposampiero (in provincia di Padova) il 20 giugno 1929.

La Causa di canonizzazione di padre Girolamo era stata più volte auspicata dallo stesso san Massimiliano Kolbe e già nel decennale della morte (1939) il confratello padre Leonardo Frasson aveva raccolto ricordi e testimonianze scritte, nonché i manoscritti (lettere e quaderni) del Servo di Dio.

ACCANTO A SAN MASSIMILIANO

L' 8 dicembre 1987 i resti mortali di padre Girolamo furono traslati dal cimitero cittadino alla chiesa dei Santuari Antoniani di Camposampiero, accanto alla statua di san Massimiliano.

Il 9 luglio 1997, il Capitolo ordinario della Provincia di Padova approvava la promozione della Causa di canonizzazione e il 19 settembre seguente il Ministro generale affidava al Postulatore generale il compito di avviare formalmente la fase diocesana del processo canonico.

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Gelsomino Del Guercio

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