Che rapporto aveva san Francesco con i defunti?
di Gelsomino Del GuercioSan Francesco d'Assisi, con la sua profonda spiritualità e il suo amore per tutte le creature, aveva un rapporto molto particolare con i defunti. Ecco alcuni aspetti chiave di questa sua visione.
La morte come sorella
San Francesco vedeva la morte non come una fine, ma come un passaggio, un "addormentarsi nel Signore". La chiamava affettuosamente "sorella morte", sottolineando l'idea che la morte fosse parte integrante del ciclo della vita, un momento di transizione verso una realtà più profonda.
La speranza nella resurrezione
La fede nella resurrezione era un pilastro fondamentale nella sua spiritualità. La morte, quindi, non era vista come una separazione definitiva, ma come un ponte verso la vita eterna.
Il rispetto per i corpi
San Francesco aveva un profondo rispetto per i corpi dei defunti, considerandoli templi dello Spirito Santo. Questa sua visione è alla base della tradizione francescana di seppellire i propri defunti in modo semplice e dignitoso.
La preghiera per i defunti
San Francesco incoraggiava vivamente la preghiera per le anime dei defunti, credendo che attraverso l'intercessione si potesse alleviare il loro sofferenza e aiutarli nel loro cammino verso Dio.
L'esempio personale
Con la sua vita, San Francesco ha offerto un esempio concreto di come affrontare la morte con serenità e fiducia. La sua capacità di amare e di accettare il volere di Dio lo ha reso un modello per tutti coloro che si trovano a confrontarsi con la perdita di una persona cara.
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Gelsomino Del Guercio
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