L'eredità missionaria del Giubileo: il nuovo Santuario della Divina Misericordia in Tanzania e la nuova Parrocchia nel Santuario dei Martiri dell’Uganda
Luoghi significativi per concretizzare misericordia e perdono
di Redazione online
I frutti del Giubileo voluto da Papa Francesco e concluso con la chiusura della Porta Santa in San Pietro il 20 novembre, sono visibili in varie parti del mondo. Soprattutto nelle terre di missione il pressante invito del Papa che sogna “una Chiesa tutta missionaria” ha lasciato un segno indelebile nel cuore dei credenti per diventare testimoni di misericordia e tenere le porte spalancate a Cristo e al suo infinito amore per ogni creatura.
I nostri confratelli missionari spinti da questo invito hanno voluto lasciare dei segni tangibili a favore del popolo di Dio loro affidato. Ne segnaliamo due che meritano di essere menzionati come luoghi significativi per concretizzare la misericordia e il perdono:
- il 20 novembre è stato benedetto il nuovo Santuario dedicato alla Divina Misericordia nella nostra Parrocchia di Mwanga in Tanzania, affidata alla Provincia di Varsavia. E’ una parrocchia molto estesa a 60 km dal Kilimangiaro, dove i nostri religiosi assistono una grande popolazione bisognosa di un luogo di culto ampio e spazioso. Con sacrifici e aiuti concreti si è costruita la nuova chiesa, dichiarata Santuario dal vescovo di Same mons. Rogatus Kimario. Una bella testimonianza di fede dei fedeli che hanno accolto la nuova chiesa come dono dello Spirito che regna nei cuori del popolo tanzanese;
- l’altra eredità del Giubileo è l’erezione della nuova Parrocchia dei Martiri dell’Uganda a Munyonyo, nella periferia della capitale Kampala e affidata ai frati della Provincia di Cracovia. Il Santuario, luogo si gnificativo per la visita di Papa Francesco che ha benedetto la prima pietra, è quasi ultimato e il Vescovo di kampala mons. Cyprian Kizito Lwanga il 23 ottobre ha dato inizio alla nuova Parrocchia affidandola ai frati francescani. (MissioConv informa)
Redazione online
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