Fratello Sole e l'amore per il creato
di Enzo Fortunato
Caro padre Enzo,
sono un lettore della vostra apprezzata rivista ed ho gioito con voi
alla scelta di Papa Bergoglio. Sono a chiederle la possibilità di pubblicare
in copertina l’immagine che le allego. Fa parte di un trittico
che purtroppo è stato distrutto durante la grave alluvione del
1994 in Piemonte, si chiama “Fratello Sole” ove è la mia visione
d’incanto per la bellezza che noi uomini possiamo godere perché,
come Francesco, sensibilissimi al Creato. La ringrazio,
Luciano (AL)
Carissimo Luciano,
complimenti per il tuo lavoro. Purtroppo,
per motivi che sono sicuro
comprenderai, non ci è possibile
pubblicare in copertina l’immagine
in questo periodo, ma siamo
felicissimi di presentarla all’interno
delle pagine dedicate ai nostri
lettori, tra le più apprezzate. L’alluvione
che colpì la tua terra è un
ricordo ancora vivo nella nostra
mente, insieme alle tue immagini
ha portato via vite, molti sogni e
speranze. È attraverso la tua “visione
d’incanto” che voglio ancora
una volta esprimere l’amore per
nostra madre terra usando le parole
di Francesco “Quando i frati
tagliano legna, proibisce loro di
recidere del tutto l’albero, perché
possa gettare nuovi germogli. E ordina
che l’ortolano lasci incolti i confini attorno all’orto, affinché a suo tempo
il verde delle erbe e lo splendore dei fiori cantino quanto è bello il Padre di
tutto il creato. Vuole pure che nell’orto un’aiuola sia riservata alle erbe odorose
e che producono fiori, perché richiamino a chi li osserva il ricordo della
soavità eterna”.
Un caro saluto di pace e bene
Enzo Fortunato
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