Il Francesco di sempre, non difende e non attacca... accoglie
di Enzo FortunatoAvere la fortuna di nascere e vivere nella
campagna ai piedi del monte Subasio
mi ha offerto la possibilità di godere di
una costante presenza rassicurante.
L’Umbria è piena di altri simili meraviglie,
ma la luce di Francesco garantisce
al mio monte una bellezza straordinaria.
Da bambino, vista la rispettosa
confidenza con cui mi parlavano di lui,
ero portato a credere fosse un nostro
parente defunto! Ricevere l’invito per
sentire parlare di Francesco è stato
un piacere. L’arrivo nella Sala Papale
con qualche minuto di anticipo mi ha
permesso, dopo l’acquisto del libro, di
poter cominciare a sfogliarne le pagine.
Non nego di aver provato un senso
di sana paura dopo la lettura del titolo
“Vado da Francesco”, perfettamente
d’accordo sul verbo, il “da” mi faceva
temere una staticità mai gradita al
Santo. La lettura della prefazione del
cardinal Ravasi mi ha immediatamente
ridonato le certezze di cui avevo bisogno.
Le bellissime pagine finali hanno
poi completato l’opera facendoci riabbracciare
il Francesco di sempre. Con
stima e simpatia,
Giovanni (PG)
Caro Giovanni,
spero che il volume possa farti abbracciare,
giorno dopo giorno, il Francesco
di sempre. Quel Francesco che è amato
da tutti, credenti e non credenti, ieri
e oggi. Continuamente mi pongo la
questione dell’attualità di Francesco
e credo sia dovuta principalmente alla
sua adesione incondizionata al Vangelo
a livello spirituale, ma non solo. A livello
umano, oltre a quella lucente coerenza,
appare un uomo che non difende e non
attacca, ma semplicemente accoglie e
in questa accoglienza tutti ci sentiamo i
benvenuti. Quello che auguro a te è di
partire proprio da qui per percorrere il
tuo cammino di incontro e dialogo accanto
a san Francesco.
Un caro saluto di pace e bene
Enzo Fortunato
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