IL SANTUARIO DELLA REDENZIONE

Spett.le Redazione,
sono Francesco, detenuto nella casa circondariale di Benevento. Sono un cattolico che ogni sera prima di andare a letto dice sempre le preghiere. Desidererei avere tramite posta un'immagine del mio protettore San Francesco da mettere nella mia cella. Sono padre, nonno e bisnonno e prego sempre San Francesco che al pi� presto mi faccia la grazia di uscire. Vi ringrazio con tutto il cuore e che San Francesco vi benedica.
Francesco (BN)

Carissimo Francesco,
� sempre con molta attenzione che leggiamo le vostre lettere, quelle che vorrei si chiamassero “le lettere dal santuario della redenzione”. Le tue semplici parole sono ricche di umanit�, di spiritualit� e di speranza. Nel tuo farci partecipi di essere “padre, nonno e bisnonno” colgo tutta la bellezza della tua �umanit�', ferita da quelli che possono essere stati gli errori della vita. � proprio il recupero delle relazioni familiari che permettono di ricominciare, di intraprendere di nuovo un cammino fatto di onest� e affetto. Esse sono la gioia del nostro esistere. L'altra ricchezza � quella della �spiritualit�', il pregare ogni sera e riscoprire giorno per giorno quanto la preghiera sia nutrimento fondamentale per la propria vita. Diceva sant'Alfonso che chi prega certamente si salva. Anche san Francesco ci indica che la forza della propria vita sta nel rapporto con Dio. C'� poi in te la ricchezza della �speranza' che guardi la tua condizione di detenuto non come una catastrofe per gli errori commessi, ma con la speranza di uscire al pi� presto. Ed � quello che ti auguriamo anche noi, di uscire e ricominciare. Ti lascio con la benedizione di san Francesco: “Il Signore ti benedica, ti custodisca. Mostri a te il suo volto / E abbia misericordia di te. Volga a te il suo sguardo / E ti dia pace. / Il Signore benedica te'. (Inutile dirti che l'immaginetta che ci chiedi � gi� stata spedita).
Un caro saluto di pace e bene

Enzo Fortunato

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