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Inaspettate coincidenze

di Enzo Fortunato

Cari padri di san Francesco, sono Maria e sono vedova dallo scorso maggio. Mio marito si chiamava Francesco e il giorno che hanno eletto papa Francesco ho pianto molto, nei modi assomiglia molto a mio marito che era tenero con tutti. Lo stesso giorno mi è arrivato anche il vostro giornalino e il tau che mia figlia aveva richiesto tramite internet. Fate una preghiera per me, perché trovi la forza per superare questo grande dolore. Maria (NU)

Carissima Maria, il tuo breve scritto mi offre l'occasione per proporci due spunti di riflessione. Il primo è il nome Francesco. E' evidente che il Papa ha dato a questo nome una straordinaria capacità evocativa "posizionandolo" all'attenzione degli uomini del nostro tempo. Il secondo è quello del pianto, emozionato e sincero, che sto riscontrando in molte persone che ci scrivono e che incontro. Tutti mi dicono la stessa cosa: "Padre, ho pianto sentendo il nome Francesco". E' come se il Santo Padre avesse diradato le nubi buie dal nostro orizzonte per lasciarci illuminare dal sole. Quel sole che, come disse Dante, è Francesco. "Di questa costa, là dov'ella frange più sua rattezza, nacque al mondo un sole, come fa questo talvolta di Gange".
Un caro saluto di pace e bene.


Enzo Fortunato

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