Lo spot che suscita interesse
di Enzo FortunatoGentile Redazione,
vi scrivo dopo aver letto un
articolo in cui si parla della
scelta di Renato Zero di fare
una pubblicità per la vostra rivista
(che ho conosciuto grazie
a lui!). Sono una cattolica
praticante, nonché Sorcina.
Il
giornalista che ha scritto l'articolo
per il settimanale ha
citato canzoni come Triangolo
e Mi vendo, non citando invece
capolavori come Ave Maria
o molte altre. Ha scritto poi
dello stupore dei cattolici nel
constatare che proprio Renato
Zero facesse una pubblicità
per la rivista, io non mi sono
stupita per niente!
Reputo che
non potevate scegliere artista
migliore. Renato non vive più
di paillettes e lustrini. Ho apprezzato
la scelta per la pubblicità
e apprezzo molto anche
la vostra rivista.
Con affetto,
Caterina
Salve a tutti,
mi chiamo Stefano, ho 50
anni e sono disabile dalla nascita
per una malformazione
neurologica, sindrome di Dandy
Walker. Volevo intervenire
e dare umilmente il mio contributo
in questa “squallida”
disquisizione sullo spot realizzato
da Renato Zero. Premetto che lo scorso anno sono venuto
insieme alla mia compagna
ad Assisi in occasione del
concerto benefico di giugno e
a questo proposito voglio farvi
i miei più fervidi e sinceri
complimenti, siete stati di una
gentilezza esemplare, ho “assaporato”
Dio in tutte le sue
sfaccettature!
Volevo appoggiare la vostra scelta caduta
su Renato Zero: io lo seguo
da 35 anni e posso garantire
che è molto, ma molto limitativo
definirlo “il cantante di
Mi vendo e Triangolo”. Ha scritto
in quegli stessi anni Il Cielo
e successivamente Potrebbe
essere Dio (nel 1980).
Questo
per dire che prima di parlare
di un artista ci si dovrebbe documentare!
Non date ascolto
ai “bigotti” vecchio stampo...
Renato Zero con quei brani ed
altri ha solo voluto svegliare le
coscienze degli italiani, ha solo
cercato di “sdoganare” taluni
problemi che in Italia all'epoca
erano “nascosti” o dimenticati!
Avete tutta la mia solidarietà!
Stefano B.
Carissimi,
grazie per le vostre impressioni. Vi
dico che il giornale che avete letto
è stato l'unico che ha proposto in
maniera un po' “scandalistica”
la questione dello spot. Vi posso
assicurare che da La Nazione al
Corriere della Sera tutti ne hanno
parlato bene... anzi benissimo.
I nostri lettori, ed è questa la realtà
che più ci sta a cuore, hanno
accolto con entusiasmo l'idea,
come si può constatare dai commenti
arrivati sul blog del nostro
sito sanfrancesco.org.
Desidero
davvero sorvolare la questione
nello specifico in quanto fa parte
della logica editoriale del settimanale.
Guardiamo oltre, la nostra
famiglia si è allargata grazie allo
spot e ci ha permesso di far sentire
la “voce” di san Francesco a
molti che non la conoscevano e che
stanno richiedendo la rivista. Il
prossimo spot sarà televisivo, speriamo
che la provvidenza ci aiuti
a realizzarlo...
Un caro saluto di pace e bene
Enzo Fortunato
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