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Mantenere onestamente la mia famiglia

di Enzo Fortunato

Caro padre Enzo, sono Mariano, conto novant'anni, invalido per diverse patologie, ma grazie a Dio ancora autosufficiente. Sono padre di tre figli con cinque nipoti, ho lavorato per circa cinquant'anni con molti sacrifici per mantenere onestamente la mia famiglia. Nonostante ciò la mia vita trascorre sempre con molta tristezza nel cuore per l'adulterio subito circa quarant'anni fa, maggiormente acuito dalla indifferenza del coniuge che non ha mai dato segno di pentimento. Ho scelto la convivenza sotto lo stesso tetto, per mantenere unita la mia famiglia. Oggi ancora non si allontana dalla mia mente il torto subito nonostante il ricorso costante alla preghiera.
La saluto, Mariano (NA)


Carissimo Mariano, la tua lettera rivela non la tristezza di un ricordo, ma la sensibilità di un cuore che sa e ha saputo tanto amare. E chi ama, generalmente, soffre. Questa sofferenza non è riuscita a fermare la tua crescita, anzi, è diventata il concime che ha fatto rifiorire i propri sentimenti per la persona amata e per la famiglia. Ti accompagniamo anche noi nella preghiera.
Un caro saluto di pace e bene.


Enzo Fortunato

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