Sola e senza aiuto
di Enzo Fortunato
Caro san Francesco,
veglia su di me che sono vedova,
sola e vivo con la pena
di aver perso una figlia di 33
anni. L'altra mia figlia ha un
marito violento che non mi
accetta e spesso sono costretta
a tornare a casa in lacrime.
Nessuno mi aiuta, vivo con
600 al mese con i quali devo
mangiare e pagare le bollette.
Da poco sono stata in ospedale
e nessuno è venuto a trovarmi.
Giuseppina (FG)
Carissima Giuseppina,
san Francesco sta già vegliando
su di te. Permettimi di farti
una confidenza, ricordo quando
da ragazzo io e mio fratello andavamo
a trovare i nonni e la
nonna, di nascosto dal nonno,
ci dava cinquecento lire. Appena
uscivamo da casa sentivamo che
il nonno rimproverava la nonna
perché non doveva darci quei soldini;
ma lei non si è mai arresa,
ogni volta si ripeteva sempre la
stessa storia anche se noi le dicevamo
di non preoccuparsi, che
non volevamo far arrabbiare il
nonno. Anche tu non ti arrendere,
sappi che le tue lacrime il Signore
nell'otre Suo raccoglie. Un
piccolo consiglio, fatti conoscere
dal pastore della tua parrocchia,
non aver timore di portare la tua
testimonianza, sono certo che potrà
essere motivo di condivisione
e di luce che entra nella tua solitudine.
Affido tua figlia e le tue
preoccupazioni alla preghiera
della nostra comunità.
Un caro saluto di pace e bene
Enzo Fortunato
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