Sta per terminare questo Calvario
di Enzo Fortunato
Buongiorno p. Enzo,
sono Claudio, detenuto da sette anni, ancora tre e mezzo e
finalmente termina questo calvario. Nelle domeniche libere
seguo la Santa Messa in tv, prima di iniziare viene sempre comunicato
il nome della parrocchia e del celebrante. Per ben
quattro anni e mezzo ho trascritto per poi inviare una lettera
alle varie parrocchie chiedendo di trovarmi un'amicizia di
penna per affrontare meglio questa solitudine, ma nulla! Sulla
panca della nostra chiesa c'era la sua rivista, poi l'ho sentita in
tv ed eccomi qua. Faccio fatica a trovare il coraggio di chiedergli
ciò che più mi farebbe felice, ma è meglio che mi sforzi. Io
amo molto i canti gregoriani e mi piacerebbe immensamente
avere qualcosa che mi consenta di ascoltarli. Mi rendo conto
che le sto chiedendo molto, ma non so a chi altro chiedere.
La ringrazio immensamente e quando scenderò per la Santa
Messa la prima cosa che cercherò sulla panca sarà la sua rivista.
Claudio (PC)
Carissimo Claudio,
finalmente riesci ad intravedere la luce e come in ogni tunnel, per
quanto lungo possa essere, la luce arriva! Se poi, come nel tuo caso,
questo tunnel è stato vissuto con speranza, la gioia che ti attende è maggiore.
Mi dispiace che dalle parrocchie tu non abbia ricevuto la risposta
che desideravi. Sai, condivido e faccio mie, ridonandole a te, le parole
che il teologo Bruno Forte, nonché Vescovo di Chieti, ha pronunciato
durante il suo intervento nel Sinodo: «Senza simpatia e amicizia verso
i destinatari del nostro annuncio non sarà possibile far loro giungere
credibilmente ed efficacemente la buona novella del Dio che ha tanto
amato il mondo da dare Suo Figlio per noi». (Per i canti gregoriani
spero che ti siano arrivati insieme alla lettera).
Un caro saluto di pace e bene
Enzo Fortunato
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