Tristi episodi ad Assisi
di Enzo FortunatoBuongiorno,
volevo fare alcune considerazioni sulla mia ultima visita ad Assisi e alla
Tomba di san Francesco. Mi spiego: Assisi e il Sacro Convento si sono
sempre differenziati da tutti gli altri luoghi dove c’è un turismo religioso, dal
fatto che si respira aria di sacralità, ma l’ultima volta ho assistito a diversi
tristi episodi. Alla fermata del bus che da Santa Maria degli Angeli porta alla
Rocca Maggiore un cittadino di colore è stato fortemente offeso senza che
nessuno prendesse le sue difese, io ho cercato di farlo, ma i toni minacciosi
degli astanti mi hanno fatto desistere. Un’altra vicenda è accaduta al Sacro
Convento dove, alla mia domanda sull’orario di chiusura della Basilica,
mi viene risposto da uno dei monaci presenti: “purtroppo oggi facciamo
orario continuato”. L’unica isola felice mi è sembrata l’Istituto Serafico dove
mi sono recato per fare la mia annuale offerta. La prego padre Fortunato
non facciamo diventare Assisi e il Convento solo meta di turisti e non di
pellegrini! La saluto cordialmente,
Francesco (NA)
Carissimo Francesco,
la tua lettera mi ha particolarmente colpito. Ricordo un episodio di cronaca
del 1994 quando ad Assisi una donna ebrea venne aggredita e sfregiata.
Allora ci fu subito la solidarietà di tutti, dalle comunità religiose a quelle
civili. Non che l’episodio a cui faccio riferimento sia più grave di quello che
tu ci racconti, ma credo anche che quest’ultimo sia rimasto sottocoperta
perché non è stato proposto all’opinione pubblica. Forse, se fosse stato
denunciato subito, avremmo avuto un gran clamore. Purtroppo anche la
città della pace e dell’accoglienza non è esente dalla meschinità e dalla mediocrità
umana. Sono certo che il primo uomo a sentirsi offeso è stato san
Francesco. Non aver paura nel prendere le difese del più debole, dell’uomo
di colore, del povero e dell’orfano. Ancora una volta è il Santo di Assisi ad
indicarci la strada, lui che non poteva soffrire che qualcuno insultasse un
povero ed era solito dire: “Chi tratta male un povero fa ingiuria a Cristo, di
cui quello porta la nobile divisa, e che per noi si fece povero in questo mondo”.
Per quanto riguarda “l’orario continuato” :-) sono convinto che la risposta
sia stata dettata solo da un po’ di stanchezza. Il padre Custode ci invita
continuamente ad essere cordiali e amabili, ma a volte l’affaticamento può
prendere il sopravvento. Ti chiedo venia a nome di questo nostro fratello. Il
nostro scopo è quello di far sì che i turisti tornino a casa da pellegrini.
Un caro saluto di pace e bene
Enzo Fortunato
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