VENITECI A TROVARE

E' la prima volta che vi scrivo. Da poco è morta mia sorella Lidia, vorrei farle dire delle Messe perpetue, quanto è la cifra? Sono sola con mia moglie Marina, ha paura di tutto, io ho un esaurimento che mi fa tanto soffrire, soffro anche di sordità. Non abbiamo figli, vorremmo fare del bene a qualche ragazza povera, mandare offerte a voi. Sono sull'orlo dell'abisso. Sono un grande peccatore, aiutatemi: tutta la mia famiglia è morta, nel mondo ho solo mia moglie, soli in due è tremendo. Venite a casa nostra a Roma, così benedite questa casa del diavolo. Vi aspettiamo con ansia. Mandateci il vostro giornalino, per noi siete tutto nella nostra vita, scriveteci, non trascurateci. Poi vorremmo un qualcuno che venga solo la mattina a farci i servizi, sempre pagando logicamente. Pregate che il fratello di mia moglie si avvicini alla sorella. Grazie di tutto.
Nicola (Roma)

Carissimi Nicola e Marisa,
mi hanno colpito le vostre parole, quasi stordito nel cogliere la solitudine e la sofferenza che si è affacciata sulla vostra esistenza. Vorrei dirvi, con le parole di Giovanni Paolo II, che non vi lasceremo soli, non vi abbandoneremo, stiamo con voi e staremo con voi. Lo faremo attraverso la preghiera, è il nostro compito principale, primordiale. Lo faremo attraverso la Rivista perché possa lenire la vostra sofferenza e carezzare la vostra solitudine. Non abbiate timore di chiamarci anche al numero verde 800333733, anche per una chiacchierata. Se passeremo a Roma, verso la fine di giugno, verremo a trovarvi. Per quanto riguarda l'aiuto per le faccende quotidiane vi consiglio di rivolgervi al vostro parroco, di aprirgli i vostri cuori, sono certo che i nostri pastori sapranno consolarvi e regalarvi parole di speranza. Per Santa Messa già l'abbiamo fatto. Potete inviarci un'offerta a piacere, altrimenti non vi preoccupate, il cuore di Dio provvederà. Vi lascio con la benedizione di Francesco “Il Signore vi mostri il suo volto”.
Un caro saluto di pace e bene.

Enzo Fortunato

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