Vivere oggi la povertà
di Enzo Fortunato
Ciao,
vi chiedo com’è possibile vivere con
gli ideali francescani in un paese
dove si fa fatica ad arrivare a fine
mese, dove si fa fatica a mettere da
parte qualcosa per il futuro, ho due
figli e moglie a carico, non mi manca
niente. Vivere la povertà è difficile...
Grazie di tutto,
Lucio (NO)
Carissimo Lucio,
la domanda che poni tocca una questione
delicata: come vivere la povertà
oggi. Potrebbe sembrare una specie di
paradosso visto il contesto già di per sé
povero in cui oggi si trovano molte famiglie.
San Francesco in una bellissima
ammonizione sintetizza la povertà
di spirito prima di quella materiale:
“Beati i poveri in spirito perché di
essi è il regno dei cieli. Ci sono molti
che, applicandosi insistentemente a
preghiere e occupazioni, fanno molte
astinenze e mortificazioni corporali,
ma per una sola parola che sembri
ingiuria verso la loro persona, o per qualche cosa che venga loro tolta,
scandalizzati, tosto si irritano. Questi
non sono poveri in spirito, poiché chi
è veramente povero in spirito odia se
stesso e ama quelli che lo percuotono
nella guancia”. L’attuale situazione
economica, che sta rimodulando gli
stili di vita, sta ponendo in evidenza
forme di ingiustizie sistemiche, prendo
in prestito l’affermazione di un
politico che ha dichiarato che quando
era impiegato guadagnava ventimila
euro l’anno, ora ventimila al mese.
Credo che ci sia davvero qualcosa che
non funziona, bisogna fare di tutto
per debellare queste forme di ingiustizia.
Tu, caro Lucio, prova a rendere
felice la tua famiglia arricchendola
ogni giorno con i tuoi sorrisi e con il
tuo grande amore.
Un caro saluto di pace e bene
Enzo Fortunato
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