15 agosto. Maria è Assunta al cielo
Mancano pochi giorni alla ricorrenza dell'Assunzione al cielo, quarto Dogma della fede
La Beata Vergine Maria, dolce Madre del nostro Signore Gesù Cristo e nostra, è celebrata, con molti titoli e in vari momenti solenni dell’anno liturgico, sia dalla Chiesa di Occidente che di Oriente. Vogliamo ricordare qui i quattro Dogmi di Fede e le relative Feste con cui la Chiesa onora Maria: la Maternità Divina, che si ricorda il 1° Gennaio; la Verginità, con la solennità dell’8 settembre; l’Immacolata Concezione, che si festeggia l’8 dicembre; l’Assunzione al Cielo, con la ricorrenza del 15 agosto. Il quarto Dogma è quello per il quale facciamo grande Festa a Santa Maria Assunta in questo mese.
La definizione dommatica, sancita dal Santo Padre Pio XII il 1° novembre 1950, recita così: “L’immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo”. Il pronunciamento del Papa viene così a sancire una tradizione e la credenza del popolo di Dio, che già attribuiva alla Beata Vergine Maria il privilegio dell’Assunzione al Cielo.
Come non potrebbe essere in Cielo, e in anima e corpo, la nostra Madre celeste, concepita senza peccato e preservata, quindi, dalla corruzione che spetta all’umana nostra corporeità mortale? Questa era la riflessione che spinse i Padri del Concilio Vaticano, molti Fedeli e i loro Pastori a pregare intensamente e a chiedere alla Cattedra di San Pietro, con non poche petizioni, che fosse ufficialmente riconosciuta l’Assunzione al Cielo della Madre di Dio.
La Chiesa avviò, dunque, una lunga fase di discernimento, chiedendo lumi allo Spirito Santo in merito alla bontà della proclamazione del quarto Dogma di Fede. Un passo decisivo si ebbe il 1° maggio 1946, quando dalla Cattedra Petrina fu inviata la lettera enciclica “Deiparae Virginis Mariae” a tutti i Vescovi, chiedendo il loro parere circa l'assunzione corporea della Madonna e il loro desiderio che essa potesse essere proclamata come Dogma di Fede. La risposta positiva fu pressocchè unanime.
“Pertanto, dopo avere innalzato ancora a Dio supplici istanze, e avere invocato la luce dello Spirito di Verità, a gloria di Dio onnipotente, che ha riversato in Maria vergine la sua speciale benevolenza a onore del suo Figlio, Re immortale dei secoli e vincitore del peccato e della morte, a maggior gloria della sua augusta Madre e a gioia ed esultanza di tutta la chiesa, per l'autorità di nostro Signore Gesù Cristo, dei santi apostoli Pietro e Paolo e Nostra, pronunziamo, dichiariamo e definiamo essere dogma da Dio rivelato che: l'immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo”.
Questa è la solenne e completa definizione della Chiesa data dal Santo Padre Pio XII con la Costituzione Apostolica Munificentissimus Deus - La Glorificazione di Maria con l’Assunzione al Cielo in anima e corpo. Molte Chiese dedicate all’Assunta sorsero in Occidente e in Oriente e molte le Sacre Immagini della Gran Madre di Dio onorata universalmente con il nuovo privilegio. E’ interessante, infine, focalizzare qui l’attenzione sulla preghiera più cara alla Madonna: il Rosario.
Questa preghiera, che la nostra Mamma celeste ci invita a recitare ogni giorno come arma potente contro il male e per avere la pace, ripercorre la storia della nostra salvezza e si compone di quattro cicli di Misteri: Gioiosi, Luminosi, Dolorosi, Gloriosi. I Misteri della Gloria fanno memoria dell’Assunzione al Cielo di Maria e declamano solitamente il passo del Magnificat in cui la Vergine canta: “D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata”. La Chiesa di Oriente commemora, invece, la Dormizione di Maria: “La Vergine si alzò e si distese sul letto e, rendendo grazie a Dio, esalò lo spirito. ... Il Signore affidò l’anima della sua Santa Madre Maria all’Arcangelo Michele, che è il custode del Paradiso”.
Cristina MMR Bonucci
Commenti dei lettori
NON CI SONO COMMENTI PER QUESTO ARTICOLO
Lascia tu il primo commento
Lascia il tuo commento
la cripta
di San Francesco
Rivista
San Francesco