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Amazzonia. Il cardinale Baldisseri: un Sinodo «a impatto zero»

L’idea è quella di compensare le emissioni con la riforestazione di 50 ettari di Amazzonia

Credit Foto - LaPresse - Avvenire

Un Sinodo a “impatto zero”. È stata questa la proposta lanciata dal cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo, al termine della relazione di apertura dell’Assemblea. L’idea è quella di compensare le emissioni generate dai consumi di energia, acqua, dall’allestimento e dalla mobilità dei partecipanti, dalla produzione dei rifiuti e dei materiali promozionali con la riforestazione di 50 ettari di Amazzonia. Ovvero con l’acquisto di titoli di rimboschimento per un valore intorno ai 10mila euro. Un gesto piccolo ma concreto sull'onda delle “buone pratiche” profilate dalla Laudato si’.

Il cardinale Baldisseri, dopo aver ringraziato papa Francesco per aver sottoposto alla riflessione dei vescovi “un argomento di portata così straordinaria per la Chiesa” che “dischiude vari orizzonti per riflettere a fondo sull’Amazzonia”, ha illustrato le caratteristiche peculiari dei lavori a cui partecipano 185 padri sinodali, 113 provenienti dalle ragioni panamazzoniche. Una scelta dovuta al carattere “speciale” dell’assise che, pur essendo un evento della Chiesa universale, riguarda un porzione peculiare di pianeta.

Il Sinodo che si apre oggi – come ha ricordato il segretario generale – è il frutto di un lungo cammino. Partito da Puerto Maldonado, in Perù, dove il 19 gennaio 2018 Bergoglio ha incontrato i rappresentanti nativi e proseguito con la costituzione del Consiglio speciale, la redazione del Documento preparatorio, il questionario ampiamente diffuso in Amazzonia. In collaborazione con la Rete ecclesiale panamazzonica (Repam), sono stati realizzati 260 eventi, 70 assemblee territoriali, 25 forum tematici e altre 170 attività che, in totale, hanno raggiunto 87mila persone. Poi gli eventi di Roma e Washington, quindi l’Instrumentum laboris.

Il cardinale Baldisseri ha, infine, spiegato come proseguirà la riflessione sinodale nelle prossime tre generali. Dopo il discorso del relatore generale Hummes, ci saranno gli interventi dei padri, brevi nelle Congregazioni generali, più diffusi nei Circoli minori in programma da mercoledì a venerdì. Da sabato a mercoledì della prossima settimana sono previste altre cinque giornate di Congregazioni generali, poi due giorni di Circoli minori, fino al giovedì 17 ottobre, quando questi ultimi condivideranno i lavori con l’Assemblea. La prima bozza di documento finale verrà presentata lunedì 21 per essere ulteriormente emendata fino alla presentazione finale il venerdì successivo. Infine, la votazione il 26 ottobre e la costituzione del Consiglio post-sinodale.

Lucia Capuzzi - Avvenire



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