Auguri del Papa al rabbino Di Segni per le festività ebraiche
In occasione di Rosh haShana, Yom Kippur e Sukkot
“In occasione delle solenni ricorrenze di Rosh Ha-Shanah, Yom Kippur e Sukkot – scrive il Papa al rabbino Di Segni – sono lieto di porgere a Lei e alla Comunità Ebraica di Roma i miei sinceri auguri. Il mio pensiero si estende anche alle Comunità ebraiche nel mondo, con l’auspicio che queste feste possano apportare copiose benedizioni dall’Eterno ed essere fonte di intima gioia”. “L’Altissimo – conclude il Papa –, nella sua eterna misericordia, rafforzi ovunque i nostri vincoli di amicizia e il desiderio di favorire un costante dialogo per il bene di tutti. Shalom Alechem”.
Le tre festività ebraiche
Rosh haShana
Rosh haShana è il capodanno religioso, uno dei tre previsti nel calendario ebraico. Nella Torah vi si fa riferimento definendolo "il giorno del suono dello Shofar". La letteratura rabbinica e la liturgia descrivono Rosh haShana come il "Giorno del giudizio" ed il "Giorno del ricordo".
Yom Kippur
Yom Kippur è la ricorrenza religiosa ebraica che celebra il giorno dell'espiazione. Nella Torah viene chiamato Yom haKippurim. È uno dei cosiddetti Yamim Noraim. Gli Yamim Noraim vanno da Rosh haShana a Yom Kippur, che sono rispettivamente i primi due giorni e l'ultimo giorno dei Dieci Giorni del Pentimento.
Sukkot
Il termine Sukot, meglio Sukkot o Succot, si riferisce a una festa di pellegrinaggio che in Israele dura sette giorni, otto al di fuori di Eretz Israel. I primi due e gli ultimi due sono di Yom Tov. È conosciuta anche con i nomi di "Festa delle capanne", "Festa dei tabernacoli" e "Tabernacoli".
Vatican News
Commenti dei lettori
NON CI SONO COMMENTI PER QUESTO ARTICOLO
Lascia tu il primo commento
Lascia il tuo commento
la cripta
di San Francesco
Rivista
San Francesco