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CARLO, UN RAGAZZO NORMALE DAL CARISMA SPECIALE

Carlo era un ragazzo che alla scuola di Gesù Eucaristia ha imparato ad aprirsi agli altri

di Francesco Fasulo
Credit Foto - http://www.carloacutis.com

Nel giorno del 12° anno della nascita al Cielo del Venerabile Carlo Acutis abbiamo incontrato la mamma, Antonia Salzano per rivolgergli alcune domande.


Signora Acutis, suo figlio era solito dire “tutti nascono come degli originali, ma molti muoiono come fotocopie”. Quale era l'originalità di Carlo? 


L’originalità di Carlo era quella di coniugare una vita assolutamente normale come quella di tanti suoi coetanei ma caratterizzata dalla presenza speciale di Gesù che Carlo riceveva ogni giorno partecipando alla Santa Messa.


Lei spesso ricorda che per Carlo “ogni persona era un mondo da scoprire”. Perchè questa attenzione al prossimo?


Carlo era un ragazzo che alla scuola di Gesù Eucaristia ha imparato giorno dopo giorno ad aprirsi sempre più agli altri. Questa sua vicinanza con il Signore lo portava a farsi prossimo verso tutti. Sempre attento alle difficoltà e ai problemi degli altri, sempre pronto ad aiutare tutte quelle persone che si trovavano in difficoltà e nell'indigenza e che purtroppo oggi fanno parte della “cultura dello scarto”.


Quale è stato il rapporto di Carlo con la tecnologia?

Carlo utilizzava i programmi informatici e gli strumenti di comunicazione per veicolare il bene e per diffondere la fede. Spesso mi diceva che “attraverso internet si può portare il Vangelo a tutte le genti”. Utilizzò questo mezzo soprattutto per fare varie mostre tra cui spicca quella sui miracoli eucaristici diffusasi in tutti e cinque i Continenti. Attraverso questa mostra, che è una raccolta di tutti i miracoli eucaristici avvenuti nel corso dei secoli approvati dalla Chiesa, Carlo ha aiutato tante persone a riavvicinarsi al Signore e a scoprire l'immenso regalo che Dio ci fà donandosi a noi nell'Eucaristia dove rimane con noi "ogni giorno fino alla fine del mondo".



“L'Eucaristia, la mia autostrada verso il Cielo”, perchè per Carlo il corpo del Signore era un ponte per raggiungere il Cielo?


Per Carlo cibandoci quotidiamente dell'Eucaristia siamo chiamati ad un'intimità speciale con Dio che ci porta sempre di più a spogliarci di noi stessi per rivestirci di Lui. Infatti per Carlo la santità “non è un processo di aggiunta ma di sottrazione, meno io per lasciare spazio a Dio”. Possiamo dire che il suo amore per Gesù eucaristia è la più grande eredità lasciata da mio figlio, un ragazzo normale ma con un carisma speciale “Essere sempre unito a Gesù, ecco il mio programma di vita”.


Francesco Fasulo

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