Ecco le suore francescane che lavorano insieme ai musulmani

Una fraternità internazionale di religiose, che annunciano Gesù Cristo in tutto il mondo. E lo fa con il carisma «nell'universalità della missione», «nell'ispirazione mariana di ogni nostro atteggiamento», «nella spiritualità francescana che fa vivere il vangelo in mezzo al mondo in semplicità, pace e gioia».

Le Suore Francescane Missionarie di Maria sono state fondate da Maria della Passione nel 1877. Le Suore Francescane sono presenti nei Paesi più poveri del mondo e nelle loro missioni, in particolare in quella in Tunisia e in quella in Niger, sono riuscite a diventare un ottimo modello di integrazione religiosa. Perché lavorano insieme ai musulmani con un'intesa e una sinergia che si riscontra davvero in pochi altri casi al mondo.

NIGER: IL CAMMINO ISLAMO-CRISTIANO

In Niger, le suore Francescane Missionarie di Maria, arrivate nel 1960 all’appello dell’allora presidente della Repubblica, per lavorare all’ospedale nazionale nella capitale Niamey e mettere in piedi la scuola nazionale di sanità pubblica, sono tutt’oggi impegnate per i poveri, senza distinzione di religione.

«Ci sentiamo, con la nostra presenza e le nostre attività, una mano tesa nel cammino islamo-cristiano», affermano le religiose.

TUNISIA: LE UNICHE PRESENZE CRISTIANE

Ain Draham è una cittadina di montagna della Tunisia dove le Francescane Missionarie di Maria e un sacerdote sono le uniche presenze cristiane, tutti gli altri abitanti, 40 mila, sono musulmani. Le sorelle gestiscono un asilo, frequentato da cento bambini musulmani, garantiscono accoglienza ai cristiani di passaggio e si prendono cura delle persone più bisognose. Possono contare su una rete di volontari, tutti musulmani, che si spendono al loro fianco con generosità.

Presenti in città dal 1930, sono parte integrante della società: non mancano di far visita alle famiglie anche in occasione di nascite lutti e matrimoni, e in occasione del Ramadan sono spesso invitate a cena dalle famiglie. 

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Gelsomino Del Guercio

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