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Francescano autentico, Padre Coli ha amato Assisi e il mondo intero

di Paola Saluzzi
Credit Foto - www.sanfrancescoassisi.org

Che fortuna aver conosciuto Padre Coli. Che grande, formidabile fortuna. Nel silenzio che fa sempre tanto male, quello dell’assenza fisica, si sente il suono della sua voce: allegra sempre, determinata sempre, con il suo accento toscano: «... di Massa, son delle zone del marmo io e si vede per quanto son testardo» e giù una bella risata. È stato un francescano autentico ed un grande Padre Custode.

Ha amato Assisi e il mondo intero che da Assisi prende forza, con pazienza e tenacia. Devo a Padre Enzo Fortunato l’aver potuto condividere con Padre Coli tanti momenti importanti. E rileggendo – di Padre Enzo – Francesco il ribelle (libro che ho sempre con me), vado a quella specifica richiesta di “letizia” che san Francesco chiedeva ai suoi, quel sorriso che escludesse qualsiasi problema personale dal contatto con il resto del mondo. Ecco, credo che Padre Vincenzo Coli sia stato proprio questo: un francescano lieto e sempre aperto all’ascolto di tutti. Un frate paterno e – ripeto – forte.

Un cuore di ragazzo, sempre sorridente perché contento di vestire il proprio saio, ogni giorno. Ha incontrato tutti i grandi della Terra, ha dato tutto per l’apertura a quella rivoluzione che fu il primo incontro interreligioso voluto da Giovanni Paolo II proprio ad Assisi. Ha accolto fedeli da tutto il mondo sempre in modo affettuoso, sempre con un bel mezzogiorno di sole stampato sul volto, anche quando intorno era tutto nero e pioveva.

Mi piace pensare che nell’istante esatto in cui il suo respiro si è fermato e, con quello, il cuore, Padre Vincenzo abbia finalmente aperto gli occhi e si sia alzato dal letto dell’ospedale di Foligno, visto da nessuno. E subito si sia trovato in un qualcosa pieno di luce, calda e festosa. E che abbia sentito, distintamente, forte e chiara la voce di Francesco. Il suo Francesco, la ragione di una intera vita. E che abbia sorriso, Vincenzo, così felice da non poterlo proprio nascondere. E perché, poi, nasconderlo? Sì, felice per sempre. Se lo è meritato, il nostro caro, amato, dolcissimo Padre Coli.



Paola Saluzzi

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