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Francesco tra i malati di Alzheimer

di Amedeo Lomonaco
Credit Foto - Vatican News

È un venerdì scolpito nella misericordia, un pomeriggio di emozioni scandito dall’abbraccio di Papa Francesco a persone che, giorno dopo giorno, smarriscono pezzi di memoria e di vita. In questo giorno speciale, proteso tra la via crucis della malattia e la speranza della Pasqua, le luci più forti sono quelle che accompagnano il gioioso stupore dei residenti del Villaggio Emanuele. Per gli abitanti di questo complesso residenziale, che convivono con la patologia neurodegenerativa dell’Alzheimer che erode le menti e i ricordi, l’incontro con Francesco è stato rigenerante. Per gli ospiti del Villaggio, la visita del Santo Padre è stata anche una straordinaria sorpresa: Francesco è una breccia nella memoria, il suo è un viso familiare da accogliere con un sorriso cristallino come quello di un bambino.

Tra gioia e meraviglia

Al suo arrivo, il Papa è sceso dalla macchina nel cortile del Villaggio. Gli ospiti della struttura sono stati avvicinati da Francesco per un saluto e hanno ricevuto qualche parola di conforto, una vera gioia per tutti. Il Papa quindi insieme al presidente onorario della Fondazione Roma, prof. Emmanuele Emanuele, e all’attuale presidente in carica, Franco Parasassi, la visitato le varie aree della struttura a disposizione dei residenti. Alcuni ospiti, che riposavano nelle loro stanze, si sono intrattenuti scambiando alcune battute con Francesco. Altri, dediti allo svolgimento di attività ricreative, hanno illustrato al Papa i loro impegni quotidiani. Al termine della visita, il Santo Padre ha lasciato in dono una pergamena con un pensiero scritto a mano, insieme ad una bella tela raffigurante la Natività.

Ognuno è parte di una comunità

Il presidente onorario della Fondazione Roma e fondatore del Villaggio, prof. Emmanuele Emanuele, sottolinea che questa è una giornata indimenticabile. Nel  Villaggio, aggiunge, “non ci sono differenze, classificazioni”. “Si è parte di una comunità”.


Un borgo con il sapore di famiglia

Il Villaggio Emanuele è un borgo di circa 100 abitanti con 14 case colorate, una piazza con una fontana, un bar, un ristorante, una ludoteca. Ci sono anche un parrucchiere, una sala per attività motorie e un mini market. Ospita gratuitamente persone affette da Alzheimer in fase lieve e moderata ed è il primo centro italiano dedicato alle persone “senza memoria”. È il frutto di un progetto della Fondazione Roma e legato ad una iniziativa senza alcun onere da parte dello Stato o di enti pubblici. Il suo ideatore, l’avvocato Emmanuele Francesco Maria Emanuele, si è ispirato ad un centro olandese realizzato vicino ad Amsterdam per offrire ai malati di Alzheimer assistenza ed ospitalità in un contesto familiare. Le unità abitative che ospitano ciascuna sei residenti, propongono tre diversi modelli - tradizionale, urbano e cosmopolita - in base alle abitudini di vita degli ospiti e in ognuna è assicurata sempre la presenza di operatori socio sanitari. Nel Villaggio sono inoltre presenti assistenti sociali, psicologi, educatori, terapisti e altre specifiche figure professionali. Molteplici le attività ricreative previste per gli ospiti, tra cui pittura, musica e ballo. Le case famiglia, formate da piccoli gruppi di residenti, si sviluppano su circa 250 mq e sono prive di barriere architettoniche.

Ricordo e vicinanza

Il 21 settembre del 2016 si è celebrata la 23.ma Giornata mondiale per l’Alzheimer, incentrata sul tema “Ricordati di me”. In quell’occasione, durante l’udienza generale, Papa Francesco ha lanciato un accorato appello: “Invito tutti a ricordarsi, con la sollecitudine di Maria e con la tenerezza di Gesù Misericordioso, di quanti sono affetti da questo morbo e dei loro familiari per far sentire la nostra vicinanza. Preghiamo anche per le persone che si trovano accanto ai malati sapendo cogliere i loro bisogni, anche quelli più impercettibili, perché visti con occhi pieni di amore”.

L’Alzheimer

L'Alzheimer è la forma più comune di demenza. È una malattia degenerativa incurabile. Provoca la distruzione di neuroni in alcune parti del cervello e un progressivo deficit delle funzioni cognitive. Intacca con effetti sempre più gravi la memoria, il linguaggio e il comportamento. Una diagnosi precoce consente di prevenire complicazioni e un rapido peggioramento. A livello globale, la demenza colpisce 47 milioni di persone. In Italia i casi sono oltre un milione e 240 mila. La demenza è la settima causa di morte in tutto il mondo. (Vatican News).



Amedeo Lomonaco

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