Il frate rock che racconta con la musica il dramma di chi fugge da povertà e precarietà
di Gelsomino Del GuercioÈ uscito l'11 dicembre 2018 SEIOFOSSI il nuovo bano musicale di fra Gianni Mastromarino. Il brano è l’espressione empatica dell’autore che si pone nella condizione di chi è costretto ad affrontare un drastico cambiamento di vita, dovendo emigrare a causa di precarietà e povertà.
Fra Gianni, 49 anni, pugliese originario di Grumo Appula, suona la chitarra, compone e canta i testi che scrive, ispirandosi a Sting e ai Simply Red, come scrive bariinedita.it, una sorta di padre Cionfoli in versione rock.
L'ODIO RAZZIALE
«Siamo in un contesto sociale – dice fra Gianni a ofspuglia.it, presentando SEIOFOSSI – nel quale si sta riaffermando la discriminazione razziale con tutte le sue complicazioni. La gente è sommersa nella paura dell’altro, del diverso per il colore della pelle e non solo, ma non riesce a compiere il fondamentale passo di comprendere i disagi che comportano alcune condizioni di vita, che inducono molti esseri umani a scappare per cercare una dimensione più dignitosa».
EDUCARE ALL'ACCOGLIENZA
Bisognerebbe recuperare, prosegue fra Gianni, «il senso empatico delle relazioni (come ci insegna l’esperienza di Gesù Cristo). È necessario che chi guida il popolo sia capace di educare ai valori dell’accoglienza, dell’ascolto, della disponibilità, della condivisione, senza fomentare distanza e odio, anche attraverso le leggi. Credo che la diversità sia un valore aggiunto quando si accoglie».
L'APPROCCIO CON IL DIVERSO
«Ogni volta che nella vita mi sono approcciato al “diverso” - conclude il francescano - ho sempre tratto beneficio e crescita interiore. Per questo diffido di chi vuole creare distanze e innalzare muri, in ogni senso, chiunque egli sia… autorità religiosa o politica di destra o sinistra».
Gelsomino Del Guercio
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