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Il mistero del frate murato nel convento di Fano. E mai ritrovato

A far riemergere dalla polvere la storia del 'beato' Antonio è stato l'ex priore, ecco perché

di Gelsomino Del Guercio

«Il corpo mummificato del beato Antonio da Fano potrebbe essere stato murato tra due pareti di laterizi di 10-15 centimetri ciascuna. Forando con cautela una delle pareti si potrà, attraverso una telecamera o la semplice illuminazione, verificare l’esistenza dei resti di cui parla padre Silvano Bracci».

Dal Comune di Fano, scrive Il Resto del Carlino, indicano il percorso che, sotto la supervisione della Soprintendenza, si potrebbe seguire per sciogliere il giallo fanese di fine estate: i resti del beato Antonio murati all’interno della chiesa di Santa Maria Nuova di Fano, di proprietà comunale.

LA TESI DI PADRE BRACCI

A far riemergere dalla polvere la storia del francescano, vissuto nel XV secolo, morto in odore di santità ma in realtà mai beatificato - è stato padre Silvano Bracci, già custode della chiesa di via De Tonsis, dopo aver saputo della riapertura (a seguito dell’avvio dei lavori di ristrutturazione del convento che i Frati Minori della Provincia Picena di San Giacomo della Marca hanno ceduto ai privati), del passaggio nel quale era stato murato il beato Antonio.

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"QUEL CORPO TUTTO INTERO…"

Nel volume su Santa Maria Nuova, curato da padre Bracci e Gianni Volpe ed edito dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, Bracci racconta «(...) quel corpo ‘tutto intero’ fu tolto e murato verticalmente all’inizio della parete destra della chiesa nel vano tamponato di un passaggio che immetteva nell’attuale convento».

L'AZIENDA SANITARIA

Sul caso è intervenuta anche l'Azienda Sanitaria Unica Regionale (Asur).  «La storia del Beato Antonio da Fano che sarebbe sepolto in un’intercapedine muraria del Convento/Chiesa di Santa Maria Nova, va chiarita e appurata con celerità», ha detto il dottor Marco Monaldi dell’Asur, che vuole sia fatta al più presto chiarezza, perché la questione del Beato avrà quasi sicuramente una ‘coda’ sanitaria.

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Gelsomino Del Guercio

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