La gita di Pasquetta? Tra i Santuari Francescani della Valle Santa
di Gelsomino Del GuercioLa Valle Santa e i Santuari Francescani costituiscono una delle mete di pellegrinaggio più famose d’Italia nel giorno di Pasquetta. A renderli speciali sono le testimonianze spirituali e storiche di San Francesco d'Assisi, che ha attraversato a piedi questi 75 chilometri ricchi di pace e alta spiritualità.
I QUATTRO SANTUARI
Ci troviamo in provincia di Rieti: qui si trovano i quattro Santuari Francescani, in parte arroccati sulle pendici dei Monti reatini e in parti sulle pendici nord est dei Monti Sabini. I Santuari sono: Santuario – Eremo di Greccio, il Santuario – Convento di San Giacomo a Poggio Bustone, il Santuario di Santa Maria della Foresta e il Santuario – Convento di Fonte Colombo.
IL PERCORSO
L’itinerario che tocca i Santuari è lungo km 74,4 km (seguendo un ideale itinerario che parte e termina al Santuario di Greccio) dal santuario di Greccio al convento di San Giacomo 26,7 km. Da qui al Santuario di Santa Maria della Foresta bisogna percorrere 19,1 km. Santa Maria della Foresta dista da Fonte Colombo 10,8 km e infine da Fonte Colombo per ritornare al Santuario – Eremo di Greccio bisogna percorrere 17,8 km.
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1) IL PIU' FAMOSO
La nascita del Santuario di Greccio è legata ad una leggenda in cui si narra che San Francesco chiese ad un bambino di lanciare un tizzone ardente verso la montagna. Il tizzone incredibilmente, dal paese, raggiunse le alte rocce dove ora si trova il santuario. Al tempo la zona era di proprietà del feudatario chiamato il Velita. Questi, nel 1223, invitò San Francesco a dare vita ad una splendida rievocazione, con personaggi in carne e ossa, della nascita di Gesù durante la notte di Natale. Un’altra leggenda legata a questa rappresentazione, narra che il bambinello, unico personaggio non vivente, prese vita un attimo per poi tornare come era prima. Da quel momento in poi Greccio divenne il luogo dove nacque il primo presepe al mondo.
2) LA GROTTA DELLA "REGOLA"
Al santuario di Fonte Colombo il santo soggiornò a più riprese, tra il 1217 ed il 1223, e qui, soprattutto, dopo un digiuno di quaranta giorni, concepì e scrisse la Regola definitiva del suo Ordine, che probabilmente venne stesa nella grotta (il “Sacro Speco”) sopra la quale oggi sorge la Cappella di San Michele.
3) IL LUOGO DEL CANTICO
Al santuario di Santa Maria della Foresta, secondo diverse fonti storiche, in questo santuario convento, San Francesco scrisse il famosissimo Cantico delle Creature. Inoltre, in questo luogo decise di ritirarsi per potersi operare e guarire da una grave malattia agli occhi.
4) LA VISIONE DELL'ANGELO
Al santuario e convento di San Giacomo, a lato del chiostro si accede al romitorio primitivo, luogo di preghiera di San Francesco. Un sentiero sale dal piazzale del convento fino alla Grotta delle Rivelazioni, cappella assai rustica che copre la grotta dove San Francesco pregava ed ebbe la visione dell’Angelo che gli assicurò il perdono dei peccati.
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Gelsomino Del Guercio
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