LA MARCIA DELLA PACE ARRIVA AD ASSISI
Una marcia della pace e della fraternità con i giovani annunciati come i grandi protagonisti
di Redazione online
Aperta da un grande striscione sorretto da studenti e con la scritta "Fraternità" è partita la Marcia della Pace Perugia-Assisi. Che quest'anno si svolge sotto una pioggia leggera ma continua che ha concesso una pausa solo una volta partiti i manifestanti.
"Osiamo la fraternità", il messaggio lanciato da Flavio Lotti, uno degli organizzatori e anima della marcia alla partenza. "E' insopportabile quanto accade intorno a noi - ha aggiunto - nessuno va lasciato indietro e da solo". In marcia, come tradizione, tante bandiere della pace, i gonfaloni di numerosi enti locali, di associazioni e sindacati, espressioni di numerosissime realtà del paese. A causa del clima, molti quelli che stanno marciano con ombrelli e impermeabili. Alla Marcia della Pace sta prendendo parte tra gli altri la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini.
"Marciamo insieme per manifestare il nostro no a ogni forma di violenza e intolleranza": è l'appello che lancia la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, nel suo saluto al "popolo" della pace che della Marcia Perugia-Assisi. "L'Umbria - ha detto Marini -, da sempre terra dove è grande l'impegno per la cultura dell'inclusione, dell'integrazione e del dialogo, si prepara ad accogliere il popolo della pace, movimenti, associazioni, studenti, rappresentanti delle istituzioni, cittadini, in cammino ancora una volta dalla città di Aldo Capitini a quella di Frate Francesco. Questa Marcia, che cade a 100 anni dalla Grande Guerra, a 70 anni dall'entrata in vigore della Costituzione italiana e a 50 anni dalla morte di Capitini, mostra che è necessario l'impegno per la nonviolenza".
Marciano insieme ai gonfaloni di 286 fra Comuni, Province e Regioni. Alla Perugia-Assisi ci sono le associazioni cattoliche e degli immigrati, Amnesty international, Libera e i sindacati. Alcuni indossano magliette con scritto "La solidarietà non si arresta. Io sto con Riace". Altri portano un cartello sul quale si legge "Noi siamo con Riace e con Mimmo Lucano". Marciano nonostante il cielo coperto e la pioggia caduta fino a pochi attimi prima della partenza. Con indosso impermeabili e cerate, anche se di tanto in tanto spunta anche qualche ombrello.
"La presenza alla marcia della Pace è la conferma del nostro impegno contro la guerra e per il disarmo. Lontano dai riflettori dei media ci sono decine di conflitti in tutto il mondo, spesso alimentati da armi vendute dai Paesi occidentali, Italia compresa". Lo dichiara Giuseppe Civati, fondatore di Possibile, partecipando alla Perugia-Assisi, insieme alla segretaria di Possibile, Beatrice Brignone. "È necessario - aggiunge Civati - ricordare che le guerre, anche in apparenza lontane, ci riguardano, toccano le nostre vite e non solo quelle di chi viene ucciso. Il messaggio di pace deve essere sempre centrale nella strategia politica di una sinistra moderna e innovativa. Chiedere la pace è un atto di grande coraggio".
"La pace non è data per sempre ma va difesa ogni giorno dal clima d'odio e dagli spacciatori di paura". Lo afferma in una nota Laura Boldrini (Leu) annunciando che "oggi partecipo alla Perugia-Assisi per difendere i valori di una sana democrazia". (Ansa).
Redazione online
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