La Natività nell'arte
Tanti gli artisti che si sono addentrati nel Mistero del Natale
di Antonio TaralloL’Arte e la Natività, binomio incontrastato nella Storia. Colori e atmosfere, racchiuse in tele o pale d’altare, hanno - da tempo immemorabile - raccontato il miracolo del “Dio fatto carne”. Il “soggetto” è stato fonte di ispirazione per innumerevoli artisti dell’Arte pittorica, di tutti i tempi. Ci troviamo davanti a capolavori di ogni epoca, senza tempo. Cerchiamo, allora, di passare in rassegna le più belle Natività che la Storia dell’Arte ci ha consegnato.
Andrea Mantegna e l’ “Adorazione dei pastori”
L’“Adorazione dei pastori” è tra le opere attribuite alla fase giovanile di MAntegna. La scena è ambientata all’aperto, con la Madonna al centro che adora il Bambino inginocchiata su un gradino di pietra, mentre alla sua destra san Giuseppe dorme e a sinistra due pastori si piegano devotamente in atteggiamento di preghiera. Il sonno di san Giuseppe, rappresenta la sua funzione di custode della Vergine e del Bambino. Gesù è raffigurato di scorcio, un tipo di veduta virtuosistica che ricorre nella produzione di Mantegna. A sinistra si trova anche un giardino da cui si affaccia il bue, e alcune assi che rimandano alla capanna dove è avvenuta la natività.
Botticelli, “La Natività mistica”
La “Natività mistica” appartiene all’ultima fase dell’attività del pittore. Olio su tela, datato 1501. Rocce scheggiate, e angeli mistici fanno da scenario al nucleo principale dell’opera, la Natività. La Vergine - a destra della tela - è gigante, immensa; a sinistra vi è l’adorante e meditante Giuseppe. A sinistra, in secondo piano, si vedono il bue e l’asinello. In basso, tre gruppi mostrano l’abbraccio e il bacio di comunione tra angeli e personaggi virtuosi, I divoletti, presenti nella tela, fuggono, spaventati, nelle profondità aperte nel terreno. Sembra essere tutto in movimento.
Giorgione e “L’Adorazione dei pastori Allendale”
Olio su tavola, del 1505 circa. L’opera è davvero un capolavoro dell’Arte pittorica. A destra, la grotta della natività, dove si trova la Sacra Famiglia. Verso di questa troviamo due pastori in piena adorazione. A sinistra, si trova un ampio paesaggio, con qualche piccolo episodio di quotidianità. Qualche cherubino appare in alto, vicino al soffitto della grotta. Giorgione si evidenzia dai colori che determinano il volume delle figure. Un gioco di profondità che lascia lo spettatore incantato.
“La Sacra Famiglia con un pastore” di Tiziano
99×137 cm, queste le dimensioni dell’olio su tela di Tiziano. In un idilliaco paesaggio campestre, la Sacra Famiglia, seduta in riposo, offre il Bambino all’adorazione di un pastore, posto di spalle e con la testa in profilo a destra. Nello sfondo, l’annuncio ai pastori e, vicino, il bue e l’asinello della natività.
“L’Adorazione dei pastori” di Rubens
Conservato alla Pinacoteca civica di Fermo, questa tela, fu commissionata a Rubens da padre Flaminio Ricci e realizzato per la chiesa di San Filippo Neri di Fermo. Viene rappresentato il momento in cui i pastori raggiungono la capanna della natività: la Vergine è rappresentata mentre mostra il suo bambino ai pastori. Alle spalle della Vergine c’è San Giuseppe.
Lotto, “La Natività”
E’ una piccola tavola di dimensioni 46 cm x 36 cm. Questo “quadretto”, molto probabilmente, fu pensato per la devozione di una famiglia. I personaggi sono collocati in primo piano, tanto da porre l’osservatore, in una posizione privilegiata. La scena è vista dall’interno. Tutto respira di profonda intimità.
Antonio Tarallo
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