NOTIZIE > religione

Sapete cosa è il trigramma di Gesù inventato da fra Bernardino da Siena?

di Gelsomino Del Guercio
Credit Foto - it.wikipedia.org

Da acuto psicologo della comunicazione quale si è rivelato, San Bernardino da Siena, frate dotto ed erudito del XV secolo, studiò un modo semplice ed efficace per far sì che la sua predicazione non venisse dimenticata facilmente: egli la sintetizzò nella devozione al Nome di Gesù.

"LOGO" DAI COLORI VIVACE

Per fare questo inventò un simbolo dai colori vivaci (oggi diremmo un “logo”), che veniva collocato in tutti i locali pubblici e privati, sostituendo blasoni e stemmi delle famiglie e delle varie corporazioni spesso in lotta tra loro.

Il “trigramma” del nome di Gesù, come riporta santiebeati.it, divenne così un emblema celebre e diffuso in ogni luogo in cui Bernardino e i suoi discepoli avevano predicato e soggiornato.

DA SIENA AI GESUITI

Particolare evidenza ha l’enorme e imponente trigramma che campeggia sulla facciata del Palazzo Pubblico di Siena. A volte il trigramma spiccava sugli stendardi che precedevano Bernardino, quando arrivava in una nuova città per predicare.

Figurava inoltre sulle tavolette di legno che il Santo appoggiava sull’altare dove celebrava la Messa, prima dell’attesa omelia. Poi, in chiusura della Messa, con la tavoletta benediceva i fedeli. Fu apprezzato anche da Giovanna d'Arco e dai Gesuiti.

IL SIMBOLO

Ma vediamo più nel dettaglio il simbolo. È un sole raggiante su sfondo azzurro, con sopra le lettere IHS, ovvero le prime tre lettere del nome Gesù in greco ΙΗΣΟΥΣ (Iesûs). C’è da dire che sono state date anche altre spiegazioni alle lettere IHS, come l’abbreviazione del motto costantiniano “In Hoc Signo (vinces)”, oppure di “Iesus Hominum Salvator”. Gli altri elementi sono anch’essi significativi: con il sole centrale Bernardino volle alludere a Cristo, che al pari del sole, dà la vita, mentre suggerisce l’idea dell’irradiarsi della Carità.

APOSTOLI E BEATITUDINI

Il sole, si legge su zenit.org, emana calore attraverso i raggi: dodici sono serpeggianti, otto diretti, chiaro riferimento ai dodici Apostoli e alle otto Beatitudini. Una fascia circonda il sole: è la felicità senza fine dei beati. Anche i colori sono portatori di una ricca simbologia. Il celeste dello sfondo rappresenta la fede, l’oro sta per l’amore.

L’asta sinistra dell’H venne allungata e tagliata in alto, così da formare una croce, croce che a volte è poggiata sulla linea mediana dell’H. Vennero poi riprese le parole in latino tratte dalla Lettera ai Filippesi a cui prima abbiamo fatto cenno: tutto il simbolo è circondato dalla frase “nel Nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi, sia degli esseri celesti, che dei terrestri e degli inferi”.

LEGGI ANCHE: San Bernardino da Siena Sacerdote



Gelsomino Del Guercio

Commenti dei lettori



NON CI SONO COMMENTI PER QUESTO ARTICOLO

Lascia tu il primo commento

Lascia il tuo commento

Nome (richiesto):
Email (richiesta, non verrà mostrata ai visitatori):
Il tuo commento(Max. 300 caratteri):
ACCONSENTO NON ACCONSENTO
al trattamento dei miei Dati personali per le finalità riportate nell'informativa, al fine esclusivo di contattare l'utente per sole ragioni di servizio, legate all'evasione delle sue richieste (pubblicazione commenti)
Organo ufficiale di Stampa della Basilica di San Francesco d'Assisi
Custodia Generale Sacro Convento
© 2014 - tutti i diritti riservati
Contatti | Credits