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Vent'anni fa padre Pio fu beatificato. Scopri tutti i dettagli della commemorazione

Al termine della liturgia verrà scoperto un altorilievo in bronzo

di Stefano Campanella
Credit Foto - ANSA

Il due maggio, alle ore 18.00 nel santuario di Santa Maria delle Grazie, si svolgerà una solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo, padre Franco Moscone. Al termine della liturgia verrà scoperto un altorilievo in bronzo, opera dello scultore sangiovannese Michele Miglionico, fuso presso la fonderia nolana “Del Giudice”, raffigurante mons. Valentino Vailati, «che alle virtù di illuminato e saggio pastore diocesano unì il merito di aver sostenuto l’apertura della Causa di beatificazione e canonizzazione» del Cappuccino stigmatizzato «e di aver svolto, con encomiabile zelo e instancabile dedizione, il ruolo di Presidente del Tribunale Ecclesiastico dell’Inchiesta diocesana», come specificato nella lapide, collocata sotto il medaglione bronzeo sulla parete della navata laterale di destra, al di sopra della statua di Padre Pio.

Valentino Vailati nacque a Milano il 30 giugno 1914 e fu ordinato sacerdote nella diocesi di Tortona, (in provincia di Alessandria) il 22 agosto 1937, dopo aver frequentato il seminario della stessa diocesi e l’Università Gregoriana in Roma, dove conseguì la laurea in teologia. Dopo 23 anni di ministero sacerdotale, svolto prevalentemente come educatore e docente nel seminario di Tortona, l’8 dicembre 1960 Giovanni XXIII lo nominò vescovo di San Severo. Ricevette l’ordinazione episcopale il 6 marzo 1961 dal mons. Silvio Cassulo, vescovo di Macerata – Tolentino. Partecipò al Concilio Vaticano II. Servì la vicina diocesi di San Severo fino al 25 maggio 1970, quando fu promosso arcivescovo metropolita di Manfredonia e amministratore perpetuo di Vieste. Nel 1979 l’arcidiocesi di Manfredonia perse la dignità metropolitana e divenne, come Vieste, suffraganea di Foggia. Nel 1986 le due diocesi garganiche furono unite e mons. Vailati divenne il primo vescovo dell’arcidiocesi di Manfredonia – Vieste. Al compimento dei 75 anni presentò le sue dimissioni, che Giovanni Paolo II accettò il 2 giugno 1990, Ma restò a Manfredonia, dove morì il 1° febbraio 1998. È sepolto nel Cimitero di Pancarana (PV), sulla riva del Po, insieme ai suoi genitori e alla sorella Albina.

Domenica 5 maggio, alle ore 19,00, in coincidenza con il 63° anniversario di inaugurazione di Casa Sollievo della Sofferenza, nell’auditorium “Mary Pyle”, all’interno del complesso architettonico della chiesa di San Pio da Pietrelcina, si svolgerà in prima assoluta la lettura scenica del poema teatrale in cinque atti “Dialogo con Padre Pio”, scritto dal prof. Giovanni Dotoli, a cura del Teatro dei Limoni di Foggia, con musiche del compositore Étienne Champollion, eseguite dall’autore.

Giovanni Dotoli è poeta di lingua italiana e di lingua francese. Originario di Volturino (FG), è professore emerito di Letteratura francese e docente di Francofonia ai Cours de Civilisatione française de la Sorbonne, la prestigiosa università di Parigi; è anche professore emerito di Lingua e letteratura francese presso l’Università “Aldo Moro” di Bari; è ufficiale della Legion d’Onore e Commendatore nell’Ordre des Palmes académiques. È autore di diversi dialoghi teatrali con poeti, personaggi storici, santi e di un dialogo con l’Angelo custode. Ha raccolto la sua produzione poetica in cinque volumi. È stato invitato ai più importati festival di poesia europei e del Mediterraneo. Le Università di Messina e Cagliari, e quella polacca di Stettino hanno organizzato congressi internazionali sulla sua poesia.

Étienne Champollion è uno dei compositori più promettenti della musica francese contemporanea. Suona il pianoforte, la fisarmonica, la chitarra e le percussioni. Solista, accompagnatore e camerista, collabora con cantanti, orchestre, cori e poeti. Una grande consonanza estetica, poetica e musicale lo unisce al prof. Dotoli, con il quale ha già realizzato lo spettacolo “Poésie de concert. Giovanni Dotoli”. Inoltre ha composto le musiche per alcuni testi dello stesso poeta italiano e per la sua opera teatrale “Il Poeta e il Destino”.

La terza iniziativa è un numero speciale della rivista Voce di Padre Pio. Quello di maggio è, infatti, in gran parte dedicato al ventennale della beatificazione del Cappuccino stigmatizzato, come spiega il direttore del mensile, fr. Francesco Dileo, nel suo editoriale: «Rosario Carello ci fa fare un tuffo nella memoria, riportandoci indietro di 20 anni, a quel 2 maggio 1999, mentre Marianna Iafelice sintetizza alcuni dei più significativi commenti che fecero da contorno alla Celebrazione. Alla cronaca di ieri, oggi divenuta storia, si aggiungono i ricordi dei rappresentanti dei due principali enti che organizzarono l’evento: l’allora ministro provinciale dei Frati Minori Cappuccini della Provincia religiosa di Sant’Angelo – Foggia, fr. Paolo Maria Cuvino, e l’allora segretario generale dei Gruppi di preghiera di Padre Pio, fr. Marciano Morra. Inoltre tributiamo un grato ricordo: al vice postulatore della Causa, l’infaticabile fr. Gerardo Di Flumeri, che più di ogni altro si è speso e consumato per portare il Cappuccino stigmatizzato all’onore degli altari, a cui è dedicato un articolo di fr. Luciano Lotti; a mons. Valentino Vailati, all’epoca arcivescovo di Manfredonia – Vieste, che è stato anche l’indomito presidente del Tribunale ecclesiastico diocesano, ricordato dal suo successore, mons. Domenico Umberto D’Ambrosio, poi promosso alla sede metropolitana di Lecce; al frate minore conventuale Cristoforo Bove, grande studioso scelto come relatore della Causa di Padre Pio, la cui figura è stata delineata da Stefano Campanella. Infine condividiamo le emozioni provate da Consiglia De Martino, che ottenne la guarigione approvata come miracolo valido per la beatificazione, intervistata da Nicola Morcavallo. All’importante ricorrenza è ispirata anche la copertina di questo numero, mentre nella seconda pagina è stampata la foto che fu riprodotta sull’arazzo scoperto sulla facciata della Basilica di San Pietro il 2 maggio di 20 anni fa. Una foto a tutta pagina di Padre Pio sorridente che, volendo, il lettore potrà ritagliare e far incorniciare». www.teleradiopadrepio.it



Stefano Campanella

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