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"Sarai assai felice di lui se gli darai il mio nome"

Le due apparazioni di San Francesco a una donna pisana 

Due apparizioni di San Francesco ad una donna di Pisa. Sono documentate nel Trattato dei Miracoli di Tommaso da Celano, biografo del santo di Assisi.

Mentre nella prima apparizione, secondo la donna, il santo le avrebbe offerto un suggerimento (che la donna non tenne in considerazione), in occasione della seconda apparizione si sarebbe verificato addirittura un prodigio su suo figlio, letteralmente strappato ad una morte ormai certa. Ecco la vicenda.

LA RICHIESTA DI SAN FRANCESCO
Questa donna di Pisa, che non sapeva di essere incinta, mentre nella sua città si cominciava la costruzione di una chiesa dedicata a san Francesco, per tutto il giorno collaborò attivamente all'opera. Ad essa san Francesco apparve di notte, accompagnato da due frati che camminavano presso di lui, portando due ceri, e le disse: "Ecco, figliola, tu hai concepito e partorirai un figlio. Sarai assai felice di lui, se gli darai il mio nome".

IL PARTO E IL DRAMMA
Giunse quindi il tempo del parto e generò un figlio. La suocera allora disse: “Si chiamerà Enrico, in ricordo di quel nostro parente". “No, assolutamente,--insisté la madre--, ma si chiamerà invece Francesco!". La suocera schernì quel nobile nome, come se fosse volgare. Passati quindi pochi giorni, il bambino ormai prossimo al battesimo, si indebolì all'improvviso fino quasi a morire. Tutta la famiglia fu presa dal dolore e la gioia si trasformò per loro in angoscia.

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LA SECONDA APPARIZIONE
La notte però mentre la madre non riusciva a dormire per il dolore, venne come la prima volta san Francesco con due frati e come turbato si rivolse alla donna dicendole: "Non ti avevo detto che non avresti goduto di tuo figlio, se non gli avessi imposto il mio nome?". Allora quella incominciò a gridare che non avrebbe imposto al figlio nessun altro nome. Infine il piccolo guarì, e fu battezzato col nome di Francesco. Al fanciullino fu pure data la grazia di non piangere e di passare lietamente i suoi anni puerili.

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