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Frati Assisi: Spirito di Assisi 2019 giovani in preghiera dal 25 al 27 ottobre

Il dialogo interreligioso focalizzato su economia e ambiente

Credits Ansa

San Francesco è stato un uomo capace di parlare a tutti. Di non fare differenze tra ricchi e poveri, o tra persone di religioni diverse: il suo incontro con il sultano Al- Malik Al-Kamil, avvenuto esattamente 800 anni fa, non solo ne è la riprova, ma ha segnato un traguardo storico per quanto riguarda il dialogo con l’Oriente. Nelle sue preghiere, Francesco chiede al Signore che faccia di ognuno di noi “uno strumento di pace”.

Per questo, 32 anni fa, papa Giovanni Paolo II ha voluto che nella città di Francesco nascesse lo “Spirito di Assisi”. Un evento unico: il 27 ottobre 1986 ben 70 rappresentanti delle più grandi religioni mondiali si ritrovarono qui, a dialogare e diffondere insieme un messaggio di rispetto e pace universale. L’appuntamento con lo “Spirito di Assisi” si rinnova per ricordare l’esempio di Francesco e replicare, rafforzandola, l’iniziativa di papa Wojtyla. In questa nuova edizione, in programma dal 25 al 27 ottobre, i protagonisti saranno i giovani. D’altronde lo “Spirito di Assisi”, nel 2019, non può che proiettarsi verso la “Economy of Francesco” di marzo, la tre giorni voluta da papa Francesco che vedrà proprio i ragazzi, provenienti da tutti i continenti, confrontarsi sui temi dell’economia e dell’ambiente.


IL PROGRAMMA

- Venerdì 25 ottobre, a partire dalle 10.15, nel salone papale del Sacro convento, i diversi relatori si confronteranno sul tema: “Quale economia a partire dalle fedi”. Dopo l’introduzione di Annarita Caponera, ci sarà la tavola rotonda tra la musulmana Yasmin Doghri, Alessandro Busti (Baha’ì), Alessio Lanfaloni per i cattolici e Graziano Di Nepi, dell’Unione giovani ebrei d’Italia (UGEI).

- Sabato 26 ottobre, a partire dalle ore 15, ci saranno quattro incontri con Imran Khan (India, sitar), Hossam Mahmoud (Egitto, oud), Michele Carreca (Italia, liuto) e Marco Socías (Spagna, chitarra), organizzati in successione “Come un canone”, su un percorso cittadino che farà tappa nelle tre piccole chiese di Santa Caterina, San Vitale e Sant’Apollinare e si concluderà nelle sale del Museo del Duomo di San Rufino.

- Domenica 27 ottobre, alle ore 12, monsignor Sorrentino celebrerà la santa messa per la pace nella Basilica superiore di San Francesco. La preghiera interreligiosa si svolgerà domenica pomeriggio a partire dalle ore 16 nel refettorietto del Convento della Porziuncola e vi prenderanno parte monsignor Domenico Sorrentino, Rav Joseph Levi, presidente della scuola fiorentina per il dialogo interrelioso di Firenze, Maurizio Ciarfuglia per la fede Baha’ì, Stella Yousif Milad, della Chiesa copta-ortodossa e Pawel Gajewski, pastore valdese, rev. Simon Cocksedge, della Chiesa Anglicana. L’edizione di quest’anno sarà caratterizzata anche dal un pellegrinaggio musicale al quale prenderanno parte oltre cento musicisti (professionisti e studenti) provenienti da più parti del mondo. Per creare un’occasione concreta di scambio creativo e di studio.

Ogni sera ci sarà un concerto. Venerdì 25 ottobre, nella Basilica inferiore di San Francesco, il chitarrista spagnolo Marco Socías presenterà brani solistici con chiari riferimenti alle origini arabe della musica spagnola. Sabato 26, nella Chiesa abbaziale di San Pietro, si esibirà l’Iberian Folk Ensemble, un’orchestra di chitarre tradizionali spagnole.

La tre giorni si chiuderà, domenica sera alle 21, con un concerto nella Basilica superiore di San Francesco: sarà eseguita in prima assoluta l’opera di teatro musicale “Francesco e il Sultano”, su libretto del sacerdote austriaco Peter Deibler e musica di Fausto Tuscano.

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