I 4 santi francescani più noti della Sardegna
La devozione a Santu Franciscu è molto viva in questa regione
Nonostante san Francesco non vi è mai approdato, la Sardegna ha una devozione molto viva nei confronti del santo di Assisi. Questo grazie ad alcuni frati dal profondo misticismo, morti in fama di santità, che hanno trascorso la loro vita a diffondere il messaggio di povertà e di speranza di Francesco. E lo hanno tramandato a molte comunità dell’isola. Alcuni di essi sono già santi, altri sono incamminati nel processo di beatificazione.
UNA DEVOZIONE RECENTE
Passando quasi certamente per la Corsica, i francescani approdarono in Sardegna negli anni Venti del XIII secolo, nel capoluogo dell’isola, Cagliari, come risulta da un atto notarile del comune di Pisa. La chiesa dove si installarono, di cui oggi non resta traccia, si trovava nei pressi dell’ingresso dell’attuale cimitero di Bonaria, sull’omonimo colle, proprio davanti alle grotte dove i frati inizialmente si rifugiarono. La devozione è dunque piuttosto recente, ma ben sviluppata. Vediamo ora chi sono i quattro frati, morti in fama di santità, più venerati nella regione sarda.
SANT’IGNAZIO DA LACONI
A Cagliari, presso la chiesa dedicata a sant’Antonio da Padova, oggi nota come “chiesa di Sant’Ignazio”, l’11 maggio viene celebrata la festa in onore del frate di Laconi. Nella chiesa è conservata l’urna che contiene le reliquie di Ignazio. Laconi, suo paese natale, lo celebra solennemente il 30 agosto e in questa occasione è possibile visitare il museo parrocchiale e quello del santo, oltre a un singolare mercatino di prodotti tipici agro-alimentari e artigianali. Così ogni località francescana festeggia solennemente il proprio santo in una tradizione consolidata ormai da secoli.
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FRA NICOLA DA GESTURI
Il francescano cappuccino beato Nicola, nato a Gesturi, un piccolo borgo al centro della Sardegna, con il suo atteggiamento umile, povero e silenzioso è ancora vivo nella memoria degli anziani che hanno avuto la fortuna di conoscerlo: ognuno racconta particolari personali dell’esperienza del proprio incontro con il cappuccino, noto anche come “frate Silenzio”.
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FRA NAZARENO DA PULA
Un altro cappuccino, fra Nazareno da Pula, aveva conosciuto Padre Pio da Pietrelcina, e pare che da lui avesse ricevuto una sorta di “mandato” per vivere la santità in terra sarda e operare in nome di Cristo in mezzo a tanta sofferenza e povertà. Il Servo di Dio aveva sempre una parola di conforto per ognuno e grazie alle sue preghiere si sono verificate numerose guarigioni spirituali e fisiche. La Chiesa sarda ha recentemente effettuato una ricognizione sui suoi resti e chiede un’accelerazione del processo di beatificazione. Sono decine le grazie a lui attribuite.
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SAN SALVATORE DA HORTA
Molti ricevettero cospicue grazie anche per l’intercessione e la preghiera del santo francescano Salvatore da Horta, sepolto nella città di Cagliari come sant’Ignazio e il beato Nicola. Tutti uomini umili, alcuni analfabeti, altri senza una grande cultura, eppure capaci di trascinare gli altri alla conversione e alla vita di fede, prima di tutto con il loro esempio, poi con le loro virtù naturali e soprannaturali. Le tracce di questi uomini di Dio, seminatori di pace e di spiritualità, sono fortunatamente ancora oggi ripercorribili tra le vie delle località isolane.
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